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Muzi Falconi: vorrei fare le Rp per Assange (Wikileaks)

28/11/2010

La notorietà di _Julian Assange_ e del suo _Wikileaks_ rappresentano una delle più imponenti campagne globali di Relazioni Pubbliche di tutti i tempi. _Toni Muzi Falconi_ provocatoriamente si propone come consulente del giornalista e apre il dibattito sulla questione di maggiore attualità degli ultimi mesi.

di Toni Muzi Falconi
Chi mi ha accompagnato in vari momenti dei miei 50 anni di carriera professionale sa bene che sono sempre stato irresistibilmente attratto dal ‘male’ e dall’ambiguità. Quest’ultima, del resto, è una caratteristica costitutiva della nostra professione.
Sono andato quindi a vedere il film The social network anche perché attratto dal personaggio Marc Zuckerberg ma confesso una amara delusione:non c’era proprio nulla che non sapessi già, e regista e attori sciapi come mai, hanno fatto il resto.
Naturalmente Julian Assange è personaggio di tutt’altra fatta.
Intanto fa quello che fa perché vuole farlo non (che si sappia almeno) per diventare ricco.
Oggi egli rappresenta la sublimazione dell’incrocio fra la più fiorente industria del pianeta (la criminalità organizzata), la più potente industria del pianeta ( la comunicazione, dove il digital prevale sul mainstream e lo mantiene in vita) e colpisce al cuore il concetto stesso di stato nazione, il principale ostacolo oggi allo sviluppo pacifico delle relazioni internazionali.
Leggere qui, a esplicita testimonianza, la lettera che lo State Department americano ha inviato ad Assange a poche ore dalla pubblicazione dei 280 mila documenti su Wikileaks.
Scrivo questa nota ovviamente prima della deflagrazione.
Recentemente un collega amico e autorevole mi ha detto che ho il gusto della provocazione fine a sé stessa.
Gli ho risposto garbatamente che non è vero, e che mi sforzo sempre di fare provocazioni con l’obiettivo di stimolare i miei interlocutori a riflettere – come dire – out of the box.
Devo dire che non ho mai assistito ad una campagna globale di relazioni pubbliche di tanto impatto.
Ne vogliamo discutere dalla nostra prospettiva di professionisti di relazioni pubbliche?

L’argomento, di assoluta attualità, è stato ospitato dalle pagine del quotidiano La Stampa con l’opinione di Lucia Annunziata e Juan Carlos De Martin e dalle pagine de La Repubblica con il commento di Barbara Spinelli e Joaquìn Navarro-Valls
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