La credibilità delle azioni di lobbying è da sempre attaccata dagli attivisti per i diritti umani e le organizzazioni non governative. Lo scorso anno l'Osservatorio europeo delle aziende (CEO) aveva scritto una lettera aperta al commissario dell'UE, José Manuel Barroso, chiedendogli di limitare l'eccessiva influenza delle lobby sulle politiche europee. In realtà allo stato attuale esiste un codice di condotta a cui i lobbisti sarebbero tenuti ad aderire, ma si tratta di una scelta volontaria e non di un obbligo. UNGC e AccountAbility hanno avviato uno studio al fine di fornire alle aziende una serie di best practices sul fare lobbying con credibilità ed efficacia.La ricerca raccoglierà informazioni attraverso interviste e workshop allo scopo di evidenziare tre aree chiave all'interno di un'attività di lobbying "responsabile". In primo luogo, verranno individuate quelle aree potenziali che necessitano di una maggior corporate social responsibility; in secondo luogo verranno definiti alcuni principi che le imprese potranno impiegare nello stilare le proprie linee di condotta; infine si focalizzerà l'attenzione sulla necessità di rendicontazione delle attività di pressione da parte delle imprese, seguendo i processi dal loro inizio al loro termine. In questo modo lo studio intende aiutare le imprese a influire in modo sostanziale nel processo di formazione delle decisioni pubbliche.Valentina Tubino - TotemIl progetto Global Compact delle Nazioni Unite e l'istituto inglese AccountAbility hanno presentato uno studio che investiga la responsabilità sociale da parte delle lobby di impresa.