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Nuovi linguaggi per la comunicazione: parola di Montezemolo

01/02/2005

Un commento di Enrico Cogno.

Ho avuto occasione, per motivi professionali, di assistere alla Convention sul Marketing Associativo di Confindustria, il 27 gennaio, nella quale il presidente Luca di Cordero Montezemolo ha svolto una relazione, per gli aspetti che riguardano noi comunicatori, di estremo interesse. Montezemolo, alla presenza della maggior parte dei presidenti e dei direttori dei sistema confederale e dei diretti responsabili di quel comparto (il vicepresidente Marino Vago e i dirigenti Gabriele Manzo e Rita Carisano) ha parlato, a braccio ed in modo brillantissimo, come raramente si sente in quel contesto, della necessità di usare nuovi linguaggi (il suo era già un esempio in tal senso) insistendo sul valore e sull'importanza della comunicazione  e della capacità di relazione quali fattori fondamentali per lo sviluppo associativo."Rinnovo della mission, rappresentatività, forte identità, servizi, formazione: Dio sa quanto il nostro sistema ha bisogno di tutto questo!" - ha sottolineato il presidente di Confindustria ed ha proseguito, sempre con grande slancio: "E' oggi indispensabile non essere dei follower, ma saper anticipare il mercato, leggere i nuovi segnali, saper fare squadra. Tutto questo significa parlare nuovi linguaggi, fare innovazione, leggere il mercato in modo nuovo e diverso da come sino ad oggi si è fatto."Da parte dei relatori invitati, Andrea Moltrasio di Bergamo, Alberto Menichetti della Ucimu e un brillante giovane imprenditore, Roberto Menichetti, stilista italo-americano che, dalla sua sede di Gubbio, opera come innovatore del look di molti grandi gruppi (il suo ultimo successo è il revamping di Burberry) ma anche da gran parte della  platea, è stato un continuo inno alla comunicazione e al marketing relazionale come utensile vincente in questa necessità di cambiare pelle, di uscire dalla non più sostenibile logica monopolistica per accogliere la sfida della nuova competizione che si sta scatenando nel settore della tutela delle imprese.Un positiva occasione professionale per il nostro settore, quindi.Enrico Cogno
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