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Oscar di Bilancio della PA: il valore della trasparenza

01/11/2012

Pubblica Amministrazione e sanità al centro del premio organizzato da Ferpi. I riconoscimenti, consegnati lo scorso 29 ottobre a Milano, sono andati a Toscana, Genova, La Spezia, Castel Maggiore (Bo), Asl di Trento e Policlinico di Parma. Chiarezza, bilancio sociale e comunicazione trasparente i parametri alla base del successo.

Una contabilità da Oscar. In grado di mostrare con chiarezza lo stato finanziario dell’Ente, i programmi di investimento e i progetti realizzati ma anche il bilancio sociale delle attività, ossia del “come” le risorse investite abbiano prodotto beni e servizi di pubblica utilità. Il tutto comunicato con chiarezza agli stakeholder, che in questo caso sono proprio i cittadini. E’ quello che hanno mostrato di saper fare i seivincitori dell’ Oscar di Bilancio 2012 della Pubblica Amministrazione: la Regione Toscana, la Provincia di Genova, La Spezia per i Comuni Capoluoghi di Provincia, Castel Maggiore (Bo) per quelli non Capoluoghi, la Asl di Trento e l’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Un premio nato nel 1954 e organizzato dalla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, insieme ad Anci e Fiaso, la Federazione di asl e ospedali, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. I sei “campioni” sono stati votati da una Giuria altamente qualificata tra una lista di 16 finalisti, che a loro volta hanno superato una attenta selezione da parte delle Commissioni di segnalazione, che quest’anno hanno esaminato un numero di rendiconti superiore a quello degli anni passati.
Il Ministro Dino Piero Giarda, assente per impegni di Governo alla Cerimonia, ha dichiarato: “Il sistema delle autonomie territoriali italiane costituisce da sempre, nonostante le recenti avversità, il fondamento della nostra democrazia costituzionale. E’ portatore del valore della vicinanza tra cittadino-utente e potere politico e amministrativo, teorico laboratorio di formazione della classe politica, produttore di servizi per la collettività. E’ oggi in difficoltà perché i casi di mala gestio stanno dando origine al ripristino di sistemi generalizzati di controllo sulla legittimità degli atti, anziché al rafforzamento del controllo che il cittadino naturalmente eserciterebbe se fosse tenuto a pagare, attraverso le tasse locali, i servizi che ottiene. Il finanziamento degli enti territoriali dovrebbe prevedere più tasse e tributi propri, meno trasferimenti statali".
In un momento storico che vede mettere sotto accusa la gestione degli enti locali, l’Oscar di Bilancio dimostra dunque che esiste un parte consistente della Pubblica Amministrazione che funziona e riesce a conciliare il valore dell’autonomia con quello della responsabilità. Cominciando proprio con il presentare Bilanci corretti e trasparenti.
Come ha sottolineato anche Patrizia Rutigliano, Presidente Ferpi: “Spesso si parla di Pubblica Amministrazione e dei suoi dipendenti solo per rimarcare atteggiamenti poco ortodossi. Come sempre, fa più notizia quello che non funziona e quello che non va. E questa eco mediatica non fa che mettere in cattiva luce un intero settore – peraltro fondamentale per il corretto funzionamento dello Stato – e non riconosce chi invece con grande senso civico fa il suo dovere. L’intento dell’Oscar di Bilancio è proprio questo: vogliamo ‘far notizia’ parlando di trasparenza e buone pratiche. Rimarcarle e fare in modo che possa continuare a svilupparsi un meccanismo virtuoso, capace di diffondersi rapidamente. Sono soprattutto le piccole realtà a mostrare coraggio nel sottoporsi al giudizio della Giuria. E questo coraggio si traduce in maggiore impegno e nella spinta a migliorarsi continuamente. L’auspicio, in tal senso, è che il loro approccio possa essere da stimolo per quanti ancora mostrano ritrosie e titubanze nell’aprirsi a un tipo di comunicazione diversa rispetto al passato”.
Un buon punto di partenza per espandere la cultura della “buona contabilità” nella PA, visto che già in passato i bilanci dei vincitori e dei finalisti hanno svolto un ruolo di guida per le altre amministrazioni, in particolare in quelle più piccole, come dimostra la più larga partecipazione dei Comuni non Capoluoghi, che hanno mostrato di possedere strumenti e capacità professionali per realizzare rendiconti efficaci anche sotto il profilo della comunicazione.
“In un periodo storico nel quale si è levata nel Paese un’ondata di indignazione contro gli sprechi e gli scandali della Pubblica Amministrazione, soprattutto degli enti locali”, ha affermato Gherarda Guastalla Lucchini, Segretario Generale dell’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione – premiare delle amministrazioni pubbliche per la loro trasparenza e correttezza diventa un gesto controcorrente e, forse, coraggioso. Il messaggio che vogliamo lanciare è che non siamo tutti uguali. Un messaggio che oggi assume una valenza fondamentale.”
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