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Oscar di Bilancio. Un punto di riferimento nella comunicazione economico-finanziaria

25/07/2013

C’è tempo fino al 28 agosto per partecipare alla nuova edizione dell’Oscar di Bilancio, il prestigioso riconoscimento promosso da Ferpi in partnership con Borsa Italiana e le principali associazioni del settore che, negli anni, ha prodotto una community tematico-professionale di alto profilo. Ne abbiamo parlato con il nuovo Segretario generale dell’Oscar di Bilancio, _Annamaria Ferrari._

Qual è la caratteristica principale dell’Oscar?
L’Oscar di Bilancio riesce – unica iniziativa del mercato finanziario – a riunire trasversalmente associazioni, istituzioni, operatori, aziende pubbliche e private e professionisti attorno ad un dibattito positivo e potenzialmente educativo per la società economica e civile italiana. Sono quindi particolarmente grata a chi mi ha dato fiducia ed è una responsabilità che prendo molto seriamente: ho cercato di analizzare il meccanismo dall’interno e valutato attentamente le indicazioni che ci sono pervenute delle Associazioni partner. A questo proposito vorrei innanzitutto ringraziare chi mi ha preceduto, Gherarda Guastalla Lucchini, gestendo autorevolemente per tanti anni il Premio.
Quale, invece, il risultato più importante dell’Oscar di Bilancio?
Negli anni si è creata una comunità di grandi competenze, circa 200 persone di altissimo profilo che partecipano all’Oscar nei vari ruoli e su base volontaria. Un patrimonio inestimabile e unico che va salvaguardato, insieme all’altissimo profilo delle Giurie. Va reso forse più evidente ed esplicito il loro contributo, vanno probabilmente aggregati questi soggetti in una comunità permanente e alcune iniziative vanno ipotizzate durante l’anno. Così come vanno aggregati i vincitori delle passate edizioni e consolidata questa comunità virtuosa. La specificità dell’Oscar è anche molto importante, l’iniziativa non entra nel merito dell’analisi dei risultati di una Società, non è questo l’obiettivo, per questo ci sono intere categorie professionali. L’Oscar aggrega professionalità diverse e multidisciplinari per premiare la capacità di un’azienda, o di un ente, di comunicare la rendicontazione della propria attività nel modo più chiaro, efficace, completo e convincente a tutti i suoi pubblici di riferimento. Un aspetto competitivo cruciale nel mondo attuale.

Quale direzione dunque per la valorizzazione ulteriore del Premio?
L’Oscar di bilancio è un’iniziativa di grande reputazione che fa bene al Paese, attiva energie sane. Anche il confronto e il desiderio dei partecipanti di vincere il Premio è in sé molto positivo. Si può lavorare mantenendo alto l’interesse del Premio ed anche attivare ogni anno dibattiti specifici sui trend nelle due grandi macro aree, imprese e pubblica amministrazione.
Ad esempio?
Molti aspetti centrali della maturità del Paese vengono presi in considerazione dall’Oscar di Bilancio: le modalità di presentazione delle società private e pubbliche ad azionisti, potenziali investitori, comunità civile e sociale; la capacità dei manager italiani di aderire agli standard di best practice della comunità internazionale, l’applicazione dell’evoluzione normativa degli ultimi anni con le fondanti direttive dell’Unione europea (dal market abuse alla shareholder rights) per arrivare a quest’anno al recente decreto di riordino delle norme in materia di obblighi di trasparenza e diffusione di informazioni che coinvolge tutta la Pubblica Amministrazione.
Ognuno di questi aspetti può diventare oggetto specifico di analisi e di dibattito, di segnalazione di trend all’interno delle Cerimonie di premiazione.
Allo stesso tempo se si allargasse la redemption di chi partecipa all’Oscar o si esaminassero d’ufficio segmenti ampi di ogni categoria si potrebbero anche segnalare tendenze, indicare practice di riferimento. Al Premio qualificato si aggiungerebbe anche un fattore di indicazione di tendenze del Paese.

Nel 2013 sono state introdotte diverse novità nei Regolamenti. Quali le più significative?
Alcune vanno nella direzione appena espressa, quest’anno è stato abolito il Premio Speciale sulla Governance, ritenendo questo un aspetto essenziale ma ormai integrante della valutazione a pari degli altri. L’intenzione, dalla prossima edizione, è quella di assegnare ogni anno il Premio Speciale su aspetti specifici. Temi come quelli accennati prima, scelti, di volta in volta, sulla base dell’attualità.
Un’altra novità riguarda l’Oscar della Pubblica Amministrazione – Enti locali, si è scelto di esaminare d’ufficio tutti i bilanci delle Regioni a statuto ordinario, l’insieme delle novità normative rende particolarmente interessante questa stagione, e sarà, forse, possibile dare conto anche di un trend di questo segmento molto importante. L’intenzione è di allargare il field di osservazione in futuro a intere categorie. Naturalmente questo dipende anche dalla compatibilità dell’organizzazione di sopportare un peso molto maggiore del lavoro di valutazione.
Devo dire comunque che l’introduzione 3 anni fa dell’Oscar della Pubblica Amministrazione in un percorso a se stante è stata una scelta strategica molto importante con un’enorme potenzialità.
Si è poi proceduto all’aggiornamento dei criteri di valutazione dell’Oscar Imprese e dell’Oscar della Pubblica Amministrazione e si è allungato il periodo di adesione fino al 28 agosto, anche in ragione del prolungamento dei tempi approvativi dei bilanci degli Enti pubblici.
Perché un’azienda dovrebbe partecipare all’Oscar di Bilancio?
Perché può vincere! Ma soprattutto dimostra fiducia nel proprio lavoro di rendicontazione, dimostra di avere una chiara considerazione di un fattore strategico, la comunicazione verso il suo mercato.
L’Oscar dà un attestato di partecipazione a tutti quelli che aderiscono e quest’anno ci saranno 11 Oscar di categoria per l’Oscar Imprese e 6 Oscar per le categoria della Pubblica Amministrazione.
Ma i Premi servono?
Servono se creano attenzione su temi rilevanti e quello del bilancio e della capacità di comunicarlo è fondamentale.
L’Oscar di Bilancio è una vetrina reputazionale rilevantissima per le aziende e ha una capacità di attrazione importante su temi chiave per il Paese, si potrebbe dire che “fa bene al Paese”.
Il nostro Paese è “piegato e piagato” dall’opacità in molti settori, in generale c’è uno scarso interscambio con la comunità internazionale, convincere gli investitori internazionali a finanziare il nostro debito e investire nel Paese è fondamentale: l’Oscar di Bilancio ha un significato potenziale sempre più importante per la diffusione di una cultura convincente, trasparente ed efficace negli standard operativi delle Società Italiane e della Pubblica Amministrazione. 


A quando le cerimonie di Premiazione?
La tradizione viene mantenuta, il primo lunedì di dicembre, il 2 dicembre presso Borsa Italiana per la consegna degli Oscar Imprese e l’inizio di novembre a Roma per gli Oscar della Pubblica Amministrazione.
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