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Panel PA: come valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano

26/01/2011

I beni culturali del nostro paese sono tra i più importanti al mondo ma non sempre vengono adeguatamente valorizzati. Partendo da questa premessa, Forum PA ha chiesto alla propria community di indicare le criticità, che si ripercuotono sul turismo e sull'economia dei territori, provando inoltre a tracciare una strada per superare gli ostacoli esistenti.

di Michela Stentella
L’occasione per lanciare questo PanelPA ci è stata offerta dall’incontro della Rete delle città intelligenti (la nuova rete di amministratori locali promossa da FORUM PA in collaborazione con IBM) che il 19 gennaio 2011 a Pisa si è confrontata sulla gestione e la valorizzazione a fini turistici dei beni monumentali.
Possiamo dire che una città valorizza e gestisce in modo “intelligente” il proprio patrimonio artistico e culturale quando: promuove in modo coordinato la propria offerta turistica, sfruttando anche le opportunità offerte dalle nuove tecnologie; è presente sul web e “virtualizza” il proprio patrimonio culturale e le proprie tradizioni restituendole in rete come “bene comune”; offre un facile accesso alla rete e servizi on line in linea con le esigenze dei turisti; usa tecniche avanzate per creare percorsi e “mappature” tematiche della città, rendendola così più fruibile; fa rete con tutti i soggetti presenti sul territorio.
Leggi il PanelPA Beni culturali.
Alcune di queste caratteristiche sono state evidenziate anche nelle risposte date dal nostro Panel (2.063 le interviste valide in un periodo di rilevazione di soli 4 giorni, dal 10 al 14 gennaio 2011).
Ecco una sintesi dei risultati.
Pochi soldi, ma non solo.
Ad impedire la gestione efficiente e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano concorrono varie cause: economiche, organizzative, professionali, infrastrutturali. Abbiamo chiesto al nostro Panel di mettere in ordine di preferenza questi quattro aspetti, in pratica assegnando ad ognuno un punteggio da 1 a 4. A prevalere, seppure di poco, è stato l’aspetto organizzativo, ovvero la mancanza, all’interno della PA, di metodologie e modelli adatti a gestire in maniera efficiente e sostenibile la complessità dei servizi richiesti.
Abbiamo quindi chiesto al nostro Panel di scegliere tra diverse azioni volte a superare gli ostacoli di natura economica, organizzativa, professionale, infrastrutturale. In pratica, per ognuna delle problematica individuate abbiamo offerto un elenco di possibili soluzioni, da quelle di tipo più tradizionale a quelle inserite in una logica di “rete”, fino alle soluzioni più innovative, basate sull’adozione e l’applicazione delle nuove tecnologie per la promozione e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.
Consulta gli altri Panel PA realizzati con l’aiuto della nostra community.
Ostacoli economici: nuove tecnologie per offrire di più con meno spese
Per la maggior parte del nostro Panel è fondamentale cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per dare visibilità al patrimonio artistico/culturale e offrire servizi di qualità a costi contenuti (37%). Di poco inferiore (34%) la percentuale di chi ritiene prioritario avviare partnership pubblico/privato. Più basso, invece, il numero di chi pensa che si dovrebbe puntare ad ottenere maggiori stanziamenti da parte del governo e ad accedere alle risorse economiche dei fondi europei e internazionali (24%).
Ostacoli organizzativi: governance di sistema e approccio strategico
Puntare su una governance di sistema che veda coinvolti tutti i diversi attori del settore (Ministero, Regioni, Comuni, Fondazioni, soggetti privati) e adottare un approccio strategico agli interventi che permetta di definire con chiarezza obiettivi, strumenti ed azioni e di valutare i risultati conseguiti: queste le soluzioni più votate (rispettivamente col 42% e col 41% delle preferenze) per risolvere i problemi di natura organizzativa. Pochi invece (14%) quelli che consigliano di coinvolgere i cittadini nelle scelte dell’amministrazione e nella progettazione e gestione dei servizi.
Ostacoli legati alle competenze: fare rete!
La logica della rete è quella che prevale per superare i limiti legati alle competenze presenti all’interno della PA: per il 59% del Panel, infatti, i diversi attori (pubblici, privati e del non profit) dovrebbero mettere a fattore comune esperienze e progetti. Il 33% del Panel suggerisce invece di investire sulla formazione delle risorse umane interne alla PA, mentre solo il 4% suggerisce di guardare alle competenze esterne.
Ostacoli infrastrutturali: un percorso integrato per agevolare i turisti
Creare percorsi integrati tra i diversi siti culturali e i servizi (anche ricettivi) presenti sul territorio è secondo il 49% del nostro Panel la soluzione più adatta per superare gli ostacoli di natura infrastrutturale che non consentono una fruizione agevole del patrimonio artistico/culturale. A seguire, il 32% del Panel indica l’ampliamento dei servizi (orari di apertura, servizi informativi, accessibilità dei siti, etc), mentre solo il 17% l’accesso alla Rete per cittadini e turisti.
In sintesi…qualche conclusione
Il nostro Panel sembra consapevole della complessità del problema e della molteplicità di cause che concorrono a formarlo. Non basta parlare di mancanza di fondi, ma bisogna guardare più in profondità, alle carenze organizzative e professionali interne alla PA e alla mancanza di infrastrutture e servizi che stiano al passo con i tempi.
Dalle proposte indicate per superare questi ostacoli emerge una visione abbastanza innovativa, che guarda alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e alle politiche di “rete” tra i diversi soggetti coinvolti, pubblici e privati.
Una visione, tuttavia, ancora parziale: da una parte, infatti, le nuove tecnologie vengono indicate come il mezzo più adatto per superare le problematiche di natura economica (grazie alla possibilità di ottenere visibilità e fornire servizi a costi contenuti), dall’altra l’accesso alla Rete e la creazione di nuove opportunità di fruizione attraverso il web e le nuove tecnologie non sono considerate una priorità per superare gli ostacoli di natura infrastrutturale che non consentono una fruizione agevole del patrimonio artistico/culturale. Da questo punto di vista, è interessante che la proposta più votata sia quella di creare percorsi integrati tra i diversi siti culturali e i servizi (anche ricettivi) presenti sul territorio: una soluzione che vince sulla proposta di ampliare i servizi tradizionali, come l’orario di apertura, e che, anche in questo caso, potrebbe trovare un ottimo alleato nelle nuove tecnologie.
Tratto da Saperi PA
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