Redazione
Connected, green e smart ports: sono le parole chiave per il futuro dei porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, il più importante sistema portuale italiano per volumi di traffico e per gamma di attività, al 6 posto nella classifica dei porti europei, e vincitrice dell’edizione 2022 dell’Oscar di Bilancio nella categoria Enti Pubblici e Associazioni di Rappresentanza.
L’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale ha vinto l’edizione 2022 dell’Oscar di Bilancio nella categoria Enti Pubblici e Associazioni di Rappresentanza: quali sono le principali attività che gestite?
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è un ente pubblico non economico, che gestisce il più importante sistema portuale italiano per volumi di traffico e per gamma di attività, che comprende i bacini portuali di Genova, Pra’, Savona e Vado Ligure. Oggi il nostro sistema portuale è il primo in Italia per volume e varietà di merci ed è l'hub logistico per le industrie del Nord Italia. Movimentando un terzo del traffico container gateway nazionale, i Ports of Genoa si collocano al 6 posto nella classifica dei porti europei. In più, Genova e Savona sono scali di riferimento, per le navi da crociera in viaggio attraverso il Mediterraneo. I Ports of Genoa ospitano un'industria marittima all'avanguardia e ramificata in ogni segmento, dalle costruzioni navali allo yacthing, dalle spedizioni allo shipping, e rappresentano un centro di professionalità, competenze e cultura logistico portuale di livello mondiale. I nostri porti, poi, sono un polo di attrazione che offre spazi e servizi per attività sportive, ricreative, di intrattenimento, per la cittadinanza e per un numero crescente di turisti. Le attività dei nostri scali hanno una forte influenza su un vasto territorio, che si estende dagli ambiti portuali alle città che li ospitano, per diramarsi lungo le supply chain nazionali ed internazionali, e coinvolgono una molteplicità di interlocutori: istituzioni locali e centrali, aziende del cluster logistico portuale e dell'hinterland, collettività dei residenti e turisti. Inoltre, il nostro ente sta vivendo una fase complessa ed entusiasmante, impegnato su un piano di rinnovamento e trasformazione del porto, fondato sulle risorse messe a disposizione da Governo e Unione Europea per il PNRR e il Next Generation EU, che comprende interventi infrastrutturali e tecnologici per oltre 3 miliardi di Euro, mirati a coniugare competitività degli scali e vivibilità delle città, sviluppo economico e tutela dell'ambiente: in sintesi, un piano che punta alla crescita sostenibile.
Perché avete deciso di realizzare il primo bilancio di sostenibilità? Da quali esigenze siete partiti?
Obiettivo centrale di questo progetto è permettere a tutti i nostri stakeholder di conoscere meglio il porto e di scoprire le iniziative in atto per rendere la crescita delle attività economiche compatibile con il benessere della collettività e la tutela dell'ambiente. Spesso, infatti, i porti sono mondi "a sé stanti", separati fisicamente dall'ambiente circostante dalla cinta doganale. La varietà e l'importanza delle attività che si svolgono sulle banchine non sono percepite dalla cittadinanza, che invece ne subisce gli impatti negativi: traffico, inquinamento, rumore. L'aspetto più rilevante e innovativo dell’iniziativa è stato il coinvolgimento degli stakeholder nella fase di analisi, tramite incontri diretti e sondaggi online mirati a conoscere aspettative e istanze, che hanno riscontrato una partecipazione ampia e interessata. La fase di elaborazione del documento ha rappresentato anche un importante tool di supporto al cambiamento aziendale, favorendo la comunicazione interna e spingendo le strutture alla condivisione delle informazioni e ad una riflessione sulle modalità operative in chiave di sostenibilità. Ma il nostro Bilancio di Sostenibilità è soprattutto un documento che guarda al futuro. Per i nostri porti di domani abbiamo scelto tre parole chiave: connected, green e smart ports, che riflettono le priorità strategiche del nostro lavoro: accessibilità via mare e via terra, transizione energetica, innovazione e digitalizzazione. Questi sono i pilastri su cui vogliamo costruire un sistema portuale più robusto e ben integrato con l'industria e i mercati italiani ed europei, dove gli operatori possano investire per sviluppare il loro business e portare nuove attività e ricchezza, ma anche un sistema armonicamente inserito nel territorio, in grado di contribuire positivamente alla tutela dell'ambiente ed al contrasto dei cambiamenti climatici. Il percorso è difficile ed impegnativo, ma raggiungere questi obiettivi è la nostra responsabilità verso tutti i nostri stakeholder. Attraverso la redazione del nostro primo Bilancio di Sostenibilità, intendiamo rendere pubblico il nostro impegno e raccontare gli sforzi, le difficoltà e i progressi dell'appassionato lavoro quotidiano di tutti noi, verso il grande obiettivo dello sviluppo sostenibile delle nostre comunità.