Post-Comunicazione

Un’analisi lucida che sviscera in profondità lo stato del rapporto mai risolto tra istituzioni e cittadini nel nostro Paese, che punta il dito sul tema spinoso della stessa legittimità delle istituzioni. Alessandro Papini, alla vigilia di Expo, ripercorre l’evoluzione del rapporto tra istituzioni e cittadini e propone una sfida per il rilancio dell’Italia e della sua immagine.

Come si forma l’immagine di un Paese? Quali sono gli attori e i processi che ne definiscono la meccanica comunicativa? Perché l’Italia non riesce a elaborare un coerente set comunicativo in grado di raccontarne i tanti tratti positivi? Prende le mosse da queste domande Post-Comunicazione di Alessandro Papini, una delle ultime e certamente tra le più interessanti riflessioni sulla comunicazione istituzionale apparse nel panorama italiano negli ultimi tempi.

Un’analisi lucida, certamente non tenera, che sviscera in profondità lo stato del rapporto mai risolto tra istituzioni e cittadini nel nostro Paese. Ma, soprattutto, che punta il dito, prima che sulle difficoltà proprie del delicato settore della comunicazione pubblica, sul tema spinoso della stessa legittimità delle istituzioni. Papini non ha dubbi: se il sistema vive una crisi di legittimità, questa non può essere risolta e tantomeno mascherata dalla comunicazione, nemmeno se imposta per legge.

In un ampio e interessante excursus, l’autore ripercorre le ragioni storiche di questa crisi e l’evoluzione che il rapporto tra istituzioni e cittadini ha vissuto dal Ventennio fascista ai giorni nostri, dalla legge Bassanini alla e-Democracy. Un’analisi dal respiro ampio, che apre scenari nuovi e stimolanti, una sfida per il rilancio del Paese Italia e della sua immagine, che non può più essere pensata solo come responsabilità delle istituzioni, ma deve coinvolgere tutti gli attori del sistema paese. Tutto questo alla vigilia di Expo.

Post-Comunicazione
Istituzioni, società e immagine pubblica nell’età delle reti
A. Papini
Guerini e Associati, 2014
pp. 202, € 18,00