Premio Alberto Manzi per la Comunicazione educativa
30/07/2009
Aperto il bando della III edizione del Premio intitolato al ‘maestro dell'Italia del boom', promosso dall'Università di Bologna. Un riconoscimento che intende stimolare l’attenzione e la riflessione di chi si occupa di educazione e di insegnamento ma anche di televisione, comunicazione e nuovi media.
Il Premio Alberto Manzi per la Comunicazione educativa, è bandito dall’Università di Bologna che lo promuove insieme con la Regione Emilia-Romagna (Assemblea Legislativa e Giunta), il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e la Rai.
Il premio mette in palio quattro riconoscimenti in denaro dell’importo di Euro 2.500,00 lordi ciascuno, destinati agli autori di opere in lingua italiana che, nel corso del 2008-2009, si siano distinte nel campo della comunicazione educativa e didattica nelle diverse sezioni:
- Editoria scolastica e divulgativa
- Siti web
- Produzione cinematografica e audiovisiva
- Programmi radio-televisivi
Possono partecipare al premio persone fisiche, scuole, enti pubblici o privati, associazioni.
Scarica qui il bando di partecipazione.
Il termine per la presentazione delle domande è il 18/09/2009.
I premi verranno assegnati il 20 ottobre 2009 a Bellaria Igea Marina (RN) nell’ambito di “Medi@tando” – IV Convegno Internazionale su Educazione e Mass Media.
Il Maestro Alberto Manzi è stato una delle personalità più originali della pedagogia italiana
contemporanea, insignito di premi e riconoscimenti internazionali, noto al grande pubblico per la trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi” con la quale, negli anni sessanta, ha insegnato a leggere e scrivere a milioni di italiani.
Manzi ha saputo utilizzare, per primo, il medium televisivo a fini didattici per le fasce sociali più deboli, ma è stato prima di tutto insegnante ed educatore, impegnato in una continua ricerca pedagogica e didattica per migliorare la qualità dell’istruzione a partire dai soggetti più
difficili; autore di una ricchissima produzione di libri per ragazzi che vanno dai testi scolastici alla narrativa, dall’educazione scientifica alla raccolta di fiabe.
Impegnato nel sociale, si è battuto per la cultura della libertà e della solidarietà, dell’avversione per ogni forma di violenza e per il razzismo: temi che sono al centro delle opere del Manzi scrittore, così come il rapporto fra l’uomo e il proprio ambiente.
L’idea del Centro nasce dalla disponibilità dell’archivio appartenuto a Manzi, donato dalla moglie Sonia per fare conoscere la sua figura e stimolare la continuità della sua opera. Perché il suo lavoro, a undici anni dalla sua scomparsa, offre spunti fortemente innovativi a chi si occupa di educazione e di insegnamento, ma anche di televisione e di nuovi media, a chi è impegnato nel sociale e a chi opera per l’integrazione culturale.
Il Premio a lui intitolato intende stimolare l’attenzione e la riflessione delle istituzioni, del sistema educativo e della comunicazione sull’importanza di queste tematiche, valorizzando le migliori opere che, nelle diverse sezioni, sanno trasmettere contenuti educativi a persone di ogni età.
Per maggiori informazioni: www.centroalbertomanzi.it