Ferpi > News > Prima riunione del gruppo di lavoro sulla comunicazione delle PMI

Prima riunione del gruppo di lavoro sulla comunicazione delle PMI

01/03/2007

Lunedì 19 febbraio si è svolto a Milano il primo incontro operativo del gruppo di lavoro, ecco tutti i dettagli.

Meeting report n° 1
Working Group sulla comunicazione delle PMILunedì 19 febbraio 2007, ore 11.00, Milano
Presenti:
Sergio Zicari/PordenoneFabio Lo Grande/PalermoPatrizia Rivani Farolfi/MilanoClaudio De Monte/PadovaMariapaola La Caria/PadovaCristina Frisanti/PalermoFederico Banfi/MilanoMarzia Sestetti/MilanoEliana Lanza/TorinoAlfredo Mele/MilanoStefania Michelato/VicenzaLiliana Bossi/MilanoMarco Palomba/RomaAndrea Ghirlanda/VeronaStefania Cipriani/TrentoRenata Kodilja/Gorizia
Coordinamento:Sissi Peloso e Giampietro Vecchiato.
Presentazione del Gruppo di lavoro (Giampietro Vecchiato)
Obiettivo del Gruppo di Lavoro  è di diventare un "gruppo di pensiero" rispetto alla nostra comunità professionale; un gruppo "allargato" anche ai non soci perchè più persone portano idee ed esperienze professionali, meglio sarà per il gruppo stesso.
L'idea è quella di impostare un lavoro di ricerca quali-quantitativo per provare a fare una fotografia di quella che è oggi la situazione delle PMI ed utilizzare questa ricerca in modo tale che ogni socio, ogni delegazione regionale, possa riportarla sul territorio. Organizzare inoltre un road-show, con momenti di presentazione/discussione della ricerca.
Ovviamente la ricerca dovrebbe individuare: 1) qual'è oggi la modalità di comunicazione delle PMI; 2) quale sarà lo scenario dei prossimi 5-10 anni; 3) quale può essere il modello che noi, come relatori pubblici, andiamo a proporre; 4) la presentazione ufficiale della ricerca (convegno nazionale); 5) la pubblicazione della ricerca.
I compiti del Gruppo di Lavoro sono:
1)      definire tutta la fase del progetto;2)      supervisione della fase di ricerca;3)      collaborare ad una progettazione delle sezioni territoriali;4)      organizzazione di un Convegno Nazionale;5)      stesura testi (condivisione dei documenti all'interno del sito FERPI, attraverso una sezione dedicata alle "PMI"). 
Discussione e proposte
Dopo una breve presentazione, ciascun componente il gruppo di lavoro ha espresso le proprie aspettative. Tra i vari punti emersi:
-         L'attenzione ed il legame al territorio;
-         La necessità di far crescere la cultura della comunicazione e delle relazioni pubbliche;
-         La necessità di spiegare bene cosa facciamo, in cosa consiste il nostro lavoro;
-         L'esigenza di collaborare per la crescita delle PMI;
-         Lavorare sullo scenario futuro: l'esigenza che la ricerca che andiamo a fare sia molto utile per l'imprenditore; affinché questo succeda è necessario svolgere indagini che ci diano l'opportunità di conoscere bene il mercato;
-         Trovare anche forme di finanziamento per realizzare questa ricerca;
-         Far capire quali sono i vantaggi concreti che proponiamo;
-         Far capire l'importanza della comunicazione;
-         Il futuro delle organizzazioni è nelle relazioni esterne;
-         Far capire bene anche la misurazione dei risultati (analisi costi/benefici): avere l'umiltà da una parte, ma, dall'altra, anche la competenza per dimostrare effettivamente e concretamente i benefici del nostro lavoro(in termini operativi);
-         Va evidenziato il ruolo importante delle Associazioni di categoria;
-         Attenzione alla praticità e alla concretezza;
-         La necessità di aiutare le aziende, le organizzazioni a capire quali sono i loro obiettivi.
-         Attenzione al linguaggio sia all'interno del gruppo di lavoro, sia nei confronti degli imprenditori con i quali interagiamo (sicuramente saranno diversi).
-         Necessità di un approccio metodologico molto severo all'interno del gruppo di lavoro.
Sissi Peloso ha voluto chiarire cosa intendiamo per Piccole-Medie Imprese. Siamo abituati a distinguere la piccola-media impresa in base a quella che è la classificazione europea, cioè in base al fatturato. Sarebbe invece opportuno che questa distinzione venisse non più stigmatizzata attraverso questi "numeri" ma all'interno delle capacità di comunicazione. Ci troviamo tutti ad operare quotidianamente per medie imprese che per loro natura dovrebbero tendere alla grande impresa sia come modelli gestionali, sia come modelli comunicativi, in realtà sono piccole (se non micro) imprese in termini di comunicazione. Sarebbe perciò opportuno identificarle, nel gruppo di lavoro, in modo diverso: dobbiamo far capire che ci riferiamo non alla distinzione classica di piccole medie imprese, quanto ad una realtà comunicativa. Potremmo così definirle ad esempio "PIC" ossia piccole imprese in comunicazione (cioè imprese non piccole per i numeri e i fatturati che producono, ma piccole da un punto di vista della comunicazione)".
Posto questo obiettivo, da che cosa partire?
L'idea è quella di partire dalla fase di ascolto che dovrebbe essere particolarmente affinata, nel senso che non andremo ad ascoltare solo quelle che sono le necessità avvertite dai nostri pubblici di riferimento, ma dovremo creare un modello di intervista attraverso il quale dalle stesse parole dell'imprenditore potremo capire quali sono le chiavi d'apertura per far filtrare il concetto della comunicazione e delle relazioni pubbliche. Sappiamo bene che per arrivare a ciò abbiamo bisogno di un grande pragmatismo: l'imprenditore infatti ragiona quasi sempre in termini pragmatici.
Un altro tema emerso durante l'incontro riguarda il rapporto tra Marketing e RP. Tutti siamo consapevoli di quanto oggi il limite tra Marketing e RP sia sempre più sottile: il Marketing così come le RP ha bisogno di ascoltare prima gli stakeholder per capire come, quando, con chi orientarsi.
Per conoscerci meglio reciprocamente e per "approfondire" uno o più argomenti all'interno dell'ambito delle PMI a cui ci rivolgiamo, Renata kodilja ha proposto un weekend di formazione residenziale. 
In attesa del prossimo incontro il Gruppo di Lavoro proseguirà il percorso a distanza, attraverso contatti telefonici e via e-mail. Da subito: a) creazione di un database comune; b) creazione di un'area di condivisione di documenti che ciascun membro potrà consultare e condividere con il resto del gruppo; c) avviare una riflessione sulle possibili fonti di finanziamento/partnership di progetto.
Francesco Scarpulla
Eventi