Professione: Social Director
06/05/2010
Grazie alla forza comunicativa del Web 2.0, le imprese creano nuove posizioni lavorative dedicate ai social media. Figure come il _Social Media Director_ o il _Social Media Specialist_ stanno emergendo con forza sul mercato del lavoro.
di Luana Andreoni
Oggi che le informazioni su prodotti e servizi sono veicolate in buona parte attraverso l’uso del social networking, e in particolare su piattaforme quali Facebook e Twitter, le imprese creano nuove posizioni lavorative dedicate ai social media. Figure come il Social Media Director o il Social Media Specialist stanno emergendo con forza sul mercato del lavoro. E se una piccola impresa potrebbe non essere in grado di assorbire il costo di una risorsa dedicata a tale attività, le grandi realtà commerciali si mostrano invece disposte a investire parte del budget di comunicazione in questa nuova forma di marketing. Il monitoraggio della web reputation e l’implementazione di strategie correlate sono infatti considerate fondamentali, in quanto in grado di incidere direttamente sui profitti dell’azienda.
La tendenza è confermata da un’indagine condotta da Bigmouthmedia alla fine del 2009 su un campione di oltre mille aziende: una maggiore brand awareness è ritenuta il vantaggio principale offerto dai social media da circa tre quarti del campione intervistato (73%), seguita dall’incremento del coinvolgimento dei clienti (71%), dal miglioramento della brand reputation (66%) e dall’opportunità di aumentare la comunicazione con gli influenzatori (62%). Cifre che evidenziano una presa di coscienza da parte delle aziende dell’importanza dei nuovi canali di comunicazione, giustificando l’emergere del Social Specialist come nuova e fondamentale figura professionale nel settore marketing.
E se fino ad oggi il tempo da dedicare al cosiddetto online audience engagement veniva mediamente stimato tra le 2 e le 3 ore al giorno (la maggior parte delle aziende affidava quindi tale attività ad agenzie di media relation, come componente di una attività più ampia), la nuova tendenza è quella di integrare nell’organico una figura dedicata a tempo pieno.
La necessità di impiegare tempo e risorse full time si giustifica alla luce di una semplice considerazione: quando si parla di social media marketing occorre lasciare alle spalle il tradizionale modo di pensare le pubbliche relazioni. Il Social Specialist non rilascia una dichiarazione, crea un dialogo; non scrive comunicati stampa, alimenta conversazioni. E questo richiede tempo e attenzione costanti. Ascolto e interazione sono le chiavi di un mestiere che si sta facendo sempre più spazio nel vorticoso mondo della comunicazione on line.
Tratto da Cultur-e blog
Due membri del gruppo di lavoro Ferpi Social Media, Angela Ferrari e Maria Luisa Magliocca, commentano così il fenomeno:
“Come Platform Facilitator & Moderator di una community globale on line, gestore di due Fan Page su Facebook e membro del gruppo di lavoro Ferpi Social Media concordo pienamente riguardo il fatto che richieda tempo e attenzione costanti per creare un legame con le persone che entrano a far parte delle conversazioni che iniziamo e mantenerne vivo l’interesse e fornire loro nuovi spunti. Il lancio di una nuova discussione è solo l’inizio…”
“Anche io membro del gruppo di lavoro Ferpi Social Media concordo pienamente sull’importanza di una persona che segua e gestisca i contenuti sul web per un’azienda. Non è affatto un lavoro da poco, come a molti può sembrare, sul web basta poco per capovolgere la reputazione di una società, quindi ci vuole accortezza e pazienza per veicolare le molteplici informazioni… E si è proprio un ‘mestiere’…”.