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Profumo di donna. E di denaro

03/10/2007

Le aziende con una forte presenza femminile all'interno del proprio management fanno meglio in termini di efficienza e profitti. Lo sostiene una ricerca della società Catalyst sulle 500 migliori aziende a stelle e strisce. Il tocco femminile fa bene al business.

Uno studio condotto da Catalyst, un'organizzazione che si occupa del lavoro al femminile, ha rivelato che tra le 500 aziende più grandi degli Stati Uniti quelle che hanno avuto maggiori entrate sono state quelle dotate di un board con un'alta percentuale di donne. Come riporta il Financial Times, la ricerca non trae la conclusione che esista un nesso diretto tra le performance di un'azienda e la quantità di dirigenti femminili, ma certamente ai vertici di una grande società non può sfuggire il link tra la presenza di donne manager e i maggiori profitti. Questo potrebbe portare, il condizionale è d'obbligo, a un riassetto in termini di equilibrio tra maschi e femmine dei consigli di amministrazione delle principali aziende statunitensi.
Negli Usa le donne rappresentano più della metà degli abitanti ma meno del quindici per cento dei dirigenti e tra le 500 società prese in esame vi sono soltanto 13 donne che hanno la carica di chief executive. La conclusione a cui è giunta la ricerca evidenzia che le aziende con un board più al femminile hanno portato a casa, in termini di profitto, un 53 per cento in più di quelle a guida prevalentemente maschile. Per tutto il periodo dello studio, condotto tra il 2001 e il 2004, tra le società che hanno il maggior numero di donne all'interno della dirigenza vi sono General Electric IBM e Mobil, mentre tra quelle a conduzione maschile si notano Citigroup e General Motors.
E' probabile che nemmeno in questo caso le donne riusciranno a sfondare il cosiddetto soffitto di cristallo del mondo delle corporate a stelle e strisce, ma forse qualche crepa incomincia ad apparire.
Redazione Totem - Emanuela Di Pasqua
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