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Pubblicità: nel 2009 crollo degli investimenti, ma da Internet segnali di ripresa

15/02/2010

Calano gli investimenti pubblicitari nel 2009, ma gli ultimi mesi dell'anno fanno ben sperare per il futuro. Lo rivelano gli ultimi dati diffusi dalla Nielsen per l'Italia.

Secondo Nielsen, società leader nel settore dell’analisi pubblicitaria, lo scorso anno sono stati investiti 8.515 milioni di euro in pubblicità con una flessione del 13,4% rispetto al 2008. Le difficoltà maggiori per televisione, stampa e radio. In crescita, invece, gli investimenti su Internet. Se la televisione, tenuti in considerazione sia i canali generalisti che quelli satellitari, ha riportato una flessione del 10,2% e la radio del 7,7%, i risultati peggiori li ha ottenuti la carta stampata che, nell’intero anno, ha segnato una contrazione del 21,6%. Nello specifico i quotidiani in generale hanno registrato un -16,0%, i quotidiani Free press un -26,6% e i periodici un -28,7%.
Le uniche buone notizie sono arrivate dal web che ha visto gli investimenti pubblicitari aumentare del 5,1% nel 2009. Per quanto riguarda gli altri mezzi, gli andamenti sull’anno vedono le affissioni a -25,4%, il cinema in calo del 4,4%, le cards in leggero recupero a +0,9%, l’out of home Tv a +0,2% e il Direct Mail -15,8%.
Un segnale di ripresa è arrivato, però, dal mese di dicembre, in cui si è registrato un calo di soli 1,6 punti rispetto a dicembre 2008. Nell’ultimo mese dello scorso anno tutti i comparti hanno registrato valori in crescita con un +2,5%, mentre un +24,6% per la radio.
Sull’intera analisi dell’andamento degli introiti pubblicitari in Italia, pesano molto gli equilibri di Mediaset che da soli assorbono il 64% circa degli spot televisivi (circa 4,36 miliardi) che a loro volta coprono il 51,2% dell’intero mercato.
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