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Regione Lazio vs Fnsi: niente giornalisti dagli uffici stampa

12/07/2005

Una violazione della legge 150

«Troviamo veramente incredibile l'atteggiamento della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio sulla vicenda degli addetti stampa dei gruppi consiliari. Nella passata legislatura, con Storace, il regolamento in materia prevedeva la presenza di giornalisti iscritti all'Ordine e l'applicazione del contratto a tempo determinato di categoria. Con un colpo di mano nella seduta del 15 giugno scorso dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio si è modificato il testo cancellando la figura del giornalista, eliminando il riferimento al contratto di categoria inserendo un generico riferimento ad un "addetto alla comunicazione"».È quanto si legge in una nota della Federazione della stampa. «Una violazione palese della legge 150/2000, uno schiaffo ai tanti colleghi riconfermati che già da tempo lavoravano per i gruppi consiliari e che non sono mai stati pagati. Un atteggiamento arrogante e contrario alla logica di un confronto sindacale tanto richiesto quanto strumentalmente evitato.Ricordiamo - dice la Fnsi - che questa decisione è stata presa in totale assenza di applicazione della legge 150 per ciò che riguarda la costituzione ufficiale di un ufficio stampa istituzionale e in totale contrapposizione con il Protocollo d'intesa siglato nel 2003 tra Fnsi e Presidenza della Conferenza e dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome d'Italia.La Fnsi e l'Asr protestano contro questa delibera che contrasta con le pubbliche dichiarazioni di tanti esponenti politici a livello nazionale ai quali fanno riferimento i gruppi consiliari del Lazio».
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