Relazioni pubbliche: dalla formazione alla professione
05/03/2008
La necessità e l'urgenza di un percorso comune tra mondo accademico e associazioni professionali è stata al centro della riflessione del vicepresidente Ferpi, Giampietro Vecchiato, al convegno "Università e professioni dei comunicatori in Europa" tenutosi a Roma.
A partire dai risultati di una recente ricerca condotta nel periodo aprile-luglio 2007 dalla Global Alliance, Vecchiato, ha fatto il punto sulla situazione delle Relazioni Pubbliche nello scenario internazionale e in quello italiano, indicando nella sinergia tra mondo accademico e mondo professionale la strada da seguire per formare professionisti sempre più preparati a rispondere alle nuove esigenze del mercato.
E' quanto ha affermato il vicepresidente Ferpi intervendo al convegno "Università e professioni dei comunicatori in Europa: criticità, ritardi e problemi irrisolti" promosso da Desk, la rivista dell'Ucsi, dalla Luiss e da Fondazione Antonveneta il 26 febbraio scorso in occasione della presentazione della ricerca "Le professioni della comunicazione in Italia e in Europa".
La ricerca, condotta dai docenti Massimo Baldini e Paolo Scandaletti, offre una radiografia aggiornata del situazione universitaria e professionale italiana e di alcune significative esperienze europee, ponendo le premesse per un dibattito aperto tra accademici e professionisti, dirigenti pubblici e privati, leader e aggregazioni sociali, aziende e istituzioni, cittadinanza attiva.
Il convegno è stata l'occasione per mettere a confronto le professioni dell'informazione e della comunicazione attraverso le voci dei massimi vertici nazionali delle rispettive associazioni professionali. Per Assorel è intervenuto Fabio Bistoncini di cui puoi leggere l'interessante riflessioni qui.
Con il progetto di ricerca Le professioni della comunicazione in Italia e in Europa si è compiuta una ricognizione analitica e diffusa sui momenti essenziali che scandiscono i percorsi dei comunicatori relativamente alla formazione e all'accesso, all'esercizio e al controllo sociale, mirando a fare emergere problematiche e criticità. I ricercatori appartengono alle università Luiss Guido Carli e Lumsa di Roma, "Suor Orsola Benincasa" di Napoli e "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara; più alcuni professionisti-studiosi. Dopo il primo - dedicato all'offerta formativa italiana e ai suoi limiti, agli inserimenti e agli ordinamenti delle professioni - questo volume allarga l'orizzonte all'Europa. All'Unione Europea come soggetto che detta le regole comuni e alle esperienze emblematiche di Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Spagna e Svezia.
La ricerca, nell'area dei professionisti dell'informazione, indaga i giornalisti in Italia, i giornalisti scientifici, i giornalisti in Europa, i giornali on line e la free press in Italia e nel continente, gli autori radio-tv e i professionisti dell'editoria.
Nell'area dei professionisti della comunicazione si analizzano i comunicatori pubblici, politici ed istituzionali, i professionisti delle relazioni esterne, i comunicatori religiosi e quelli militari, i pubblicitari, i lobbisti e le attese del mercato.
scarica le slides (slides vecchiato convegno desk 260208 (PPT:90Kb)) utilizzate da Giampietro Vecchiato a Roma