L'indagine del The Observer e citata dall'Independent sul lavoro minorile è inquietante e, oltre a fotografare una situazione di emergenza in India circa l'abuso dei bimbi sul lavoro, chiama in causa il noto brand di abbigliamento giovanile Gap. Il quale promuove a sua volta un'inchiesta, si scusa appellandosi alla propria inconsapevolezza e ritira tutto dai mercati. L'azienda americana, per bocca del vice-presidente senior delle Csr Dan Henkle, si difende dalle accuse di sfruttamento del lavoro minorile, sottolineando che la propria politica è quella di avversare gli abusi lavorativi, al punto di considerarli una giusta causa per la rescissione di un contratto. Infatti dal 2004 a oggi sono stati 154 i fornitori esterni di Gap ad avere visto interrompere ogni rapporto commerciale a causa di varie violazioni dei diritti dei lavoratori e dei bambini.Gap fa il mea culpa a proposito di un'indagine sul lavoro minorile nelle sue fabbriche indiane. E ritira tutti i vestiti, nel nome della buona reputazione.