Dopo un avvio inaugurato lo scorso maggio con due incontri organizzati a Padova e a Genova, giovedì 30 settembre il Road Show dell'Oscar di Bilancio ha ripreso il suo itinerario fermandosi, per la terza tappa, nella città di Torino.Grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino CRT e dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Torino, ai quali porgiamo un sentito ringraziamento per il fondamentale apporto offerto, l'incontro ha potuto contare su una prestigiosa sede e su oltre 120 professionisti ivi convenuti per assistere alla presentazione (come recitava il titolo stesso della giornata di studio) dei nuovi criteri di redazione e autovalutazione di un bilancio da "Oscar" che sono stati illustrati dagli esperti in rendicontazione di imprese, amministrazioni pubbliche e organizzazioni no profit.Queste, infatti, le tre sezioni tipologiche secondo cui si è articolata l'esposizione dei principi caratterizzanti la nuova cultura della rendicontazione permanente delle politiche e dei comportamenti organizzativi reali ( e socialmente responsabili!), rivolta ai rispettivi pubblici influenti che, in occasione del suo cinquantenario, l'Oscar di Bilancio intende promuovere e diffondere a livello culturale (e territoriale), quale vero salto qualitativo nel processo di rendicontazione di un'organizzazione profit, pubblica o no profit che sia.Sotto gli stucchi seicenteschi del Salone d'Onore della Fondazione CRT (nella foto), il pomeriggio di studio è stato aperto dal saluto di benvenuto portato dal Presidente della Fondazione stessa, dott. Andrea Comba. Nel confermare la condivisione delle politiche di rendicontazione attuate dalla sua Fondazione con i principi motori del Road Show, il Presidente ha voluto sottolineare quanto il dar conto non solo delle performance economiche, ma anche dell'impatto socio-ambientale, rappresenti oggi un dovere anche, e soprattutto, per le Fondazioni di origine bancaria che proprio nello sviluppo sociale ed ambientale ripongono i loro obiettivi statutari, la loro mission. È significativo, infatti, che negli ultimi anni le Fondazioni di origine bancaria abbiano intensificato l'impegno profuso nella redazione di bilanci sociali, socio-ambientali o di missione. Ossia di documenti capaci di illustrare le iniziative intraprese dall'organizzazione e di valutare non solo la loro rilevanza economica ma (e in termini sempre più vicini a dati oggettivi misurabili e quantificabili) anche l'effetto leva generato dalla loro attività erogativa in termini di impatto socio-ambientale. Un orientamento, questo, che trova i suoi impulsi anche a livello centrale se si considera, come ha ricordato Comba, la recente elaborazione da parte dell'ACRI Associazione tra le Casse di Risparmio e le Fondazioni bancarie - di un documento teso all'armonizzazione dei metodi di rendicontazione tale da permettere raffronti e comparazioni a livello regionale.E a tale proposito non va dimenticato che proprio ACRI, insieme al Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti,al Dipartimento della Funzione Pubblica e a Enel, sostiene in qualità di sponsor l'iniziativa del Road Show dell'Oscar di Bilancio.Dopo i saluti, la parola è andata al dott. Aldo Milanese - Presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Torino, Ivrea e Pinerolo che, oltre a moderare tutto l'incontro, ha voluto introdurre i lavori con un entusiastico omaggio verbale all'Oscar di Bilancio e alla filosofia che lo anima. Temi manifestamente condivisi dal Presidente che, tra tutto, ha voluto ricordare quanto sia importante che la redazione di un bilancio costituisca il risultato di un team di lavoro rappresentante tutte le funzioni strategiche di un'organizzazione, e quale rilevanza, in tale scenario, possa costituire l'apporto dei Dottori Commercialisti nel loro ruolo di consulenti esterni o di manager interni all'organizzazione stessa. Ben lo dimostra, per esempio, il contributo volontario che l'Ordine ha voluto offrire al Comune di Torino nella redazione del Bilancio Sociale 2003: una fatica condivisa anche con l'Università degli Studi di Torino e che, proprio nel rapporto tra i diversi soggetti coinvolti, ha rappresentato un momento di crescita comune e un proficua occasione di scambio e di arricchimento.Un concetto, questo, ribadito ampiamente da Gherarda Guastalla Lucchini, Segretario Generale dell'Oscar e instancabile motore dell'iniziativa, nella sua relazione introduttiva ai successivi interventi di approfondimento. Partendo da un excursus storico relativo alle tappe principali che hanno condotto l'Oscar di Bilancio ad assumere l'attuale fisionomia, la relatrice è passata ad illustrare la rete delle organizzazioni che, nel sostenere da anni il Premio, lo legittimano quale primo e più importante riconoscimento nell'ambito della comunicazione finanziaria a livello nazionale. La relatrice ha quindi focalizzato l'attenzione sulle nuove finalità dell'edizione 2004: ovvero stimolare le organizzazioni ad intraprendere quel già citato salto culturale che, dalla semplice rendicontazione economico-patrimoniale, sfoci nella rendicontazione permanente dei comportamenti economici, sociali ed ambientali dell'organizzazione verso tutti i pubblici influenti e, di qui, nella redazione del bilancio Triple-Bottom-Line. Dopo aver illustrato in cosa consiste questo tipo di rendiconto e quali si prospettano i vantaggi per l'organizzazione che ne dispone la redazione, l'oratrice ha concluso sottolineando l'importanza del coinvolgimento della funzione di comunicazione tra le funzioni strategiche dell'organizzazione coinvolte nell'elaborazione di un documento tale che, da strumento di comunicazione, può davvero elevarsi a reale strumento di relazione.La prima sezione di approfondimento, dedicata a come redigere un bilancio "da Oscar" di un'Impresa, era affidata a Giovanni Camera, Consigliere Aiaf, e a Claudio Siciliotti, Vice Presidente CNDC, il quale ha introdotto il tema sottolineando la rinnovata attenzione sociale verso il documento del bilancio, dovuta ad un pressante bisogno di credibilità nella comunicazione finanziaria. A fronte di una società in costante evoluzione anche nelle aspettative di informazione, Siciliotti ha rimarcato la necessità di una nuova sensibilità socio-ambientale quale elemento sempre più determinante per la valutazione odierna di un'Impresa. Giovanni Camera è quindi passato ad esporre i principali riferimenti che regolano il documento del bilancio d'esercizio e gli scenari che ne condizionano la redazione. La parola è passata nuovamente a Siciliotti cui era affidato l'approfondimento dei principali criteri da applicare per ottenere un bilancio meritevole dell'Oscar, gli stessi - per altro - che costituiscono la scheda di valutazione utilizzata dalle Commissioni di Segnalazione che valutano i bilanci candidati ogni anno al Premio.Nella seconda sezione, Luca Bisio - di Labser Srl si è occupato di analizzare i bilanci della Pubblica Amministrazione avviando il suo intervento con la messa a fuoco di alcune "patologie" tuttora presenti nel sistema di redazione del bilancio di una P.A. A questo primo momento di "autocritica", Bisio ha fatto seguire una ricca e utile serie di linee guida per la redazione di un bilancio innovativo da parte di soggetti pubblici, concentrando l'interesse nella terza parte del suo intervento sul bilancio sociale. Un documento che interessa progressivamente sempre più Enti Pubblici e che, nato con l'obiettivo di rispondere ad un deficit di trasparenza e di legittimazione dell'azione pubblica, costituisce l'esito di un progressivo consolidamento di una nuova cultura di servizio pubblico.L'intervento conclusivo è stato quello destinato ad illustrare la migliore impostazione di un bilancio di un'organizzazione no profit. Massimo Ceriotti, esperto di Sodalitas in rendicontazione no profit, ha esordito esplicando con chiarezza lo scenario delle organizzazioni appartenenti al Terzo Settore sottolineando l'eterogeneità della loro natura e le conseguenti influenze sugli standard di rendicontazione. Ceriotti ha proseguito constatando che, per la loro stessa natura e quella dei loro obiettivi, le organizzazioni no profit trovano la più adeguata forma di rendicontazione nella modalità del bilancio sociale benché sia opportuna, da parte loro, anche la pubblicazione di un bilancio civilistico che segua ben determinati e definiti principi di redazione. In seguito, il relatore ha passato in analisi gli obiettivi, la struttura e i principi di rendicontazione cui il bilancio sociale di un'organizzazione no profit deve fare riferimento e ha concluso illustrando gli indicatori di performance sociale necessari per ottenere un documento "da Oscar".Ognuno dei tre interventi di approfondimento si è concluso con buon numero di best practice selezionate dai bilanci vincitori delle passate edizioni del Premio, offrendo così esempi concreti di rendicontazione efficace.Ma il Road Show prosegue il suo cammino:- giovedì 7 ottobre un nuovo appuntamento con i nuovi criteri di redazione e autovalutazione di un Bilancio da "Oscar" si terrà a Sienae - martedì 26 ottobre la meta sarà Napoli (il programma sarà pubblicato sul sito della prossima settimana)Gli incontri, gratuiti, sono validi ai fini dell'aggiornamento professionale dei soci Ferpi. E' gradita una conferma di partecipazione al numero 02-58.31.24.55 o tramite e-mail a: oscardibilancio@ferpi.it.A Torino la terza tappa, all'insegna di trasparenza, Csr e impegno Il roadshow prosegue poi il suo cammino: prossime puntate Siena e Napoli