Ferpi > News > Risparmio: la funzione strategica della comunicazione

Risparmio: la funzione strategica della comunicazione

18/04/2012

Investimenti, mercato e formazione al centro della tre giorni del _Salone del Risparmio_ di Assogestioni. Tra gli argomenti trattati anche la comunicazione del rating al centro della conferenza _Triple A e Triple R. Le Agenzie di Rating tra Reputazione e Relazioni Pubbliche,_ organizzata da FeBAF e Ferpi, venerdì 20 aprile.

Quello del risparmio è uno dei temi su cui le aziende, non solo quelle bancarie, investono maggiormente in comunicazione. Un mercato costruito sulla capacità di far percepire un valore al consumatore finale, fatto di comunicazione d’impresa, pubblicità e marketing ma soprattutto relazioni pubbliche altamente customerizzate, one to one. Relazioni che si giocano sulla fiducia.
Del risparmio e della comunicazione nel settore del risparmio si parla fino al 20 aprile a Milano, in occasione del Salone del Risparmio, il importante evento italiano dedicato al settore ed una straordinaria opportunità per favorire lo scambio di informazioni tra operatori, analizzare il mercato di riferimento e confrontarsi sull’evoluzione dello scenario professionale.
In Italia si può e si deve realizzare un servizio di educazione finanziaria che integri, secondo il modello di welfare comunitario, componenti pubbliche e private. La finalità è aiutare i cittadini nelle scelte economiche del loro ciclo di vita fornendo loro abilità e strumenti culturali e operativi per raggiungere stabilità finanziaria e patrimoniale, prevenendo situazioni problematiche e realizzando i propri progetti di vita. Il percorso da seguire è indicato dalle best practices riconosciute a livello internazionale dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e recepite dalle norme tecniche Iso (International Organization for Standardization) e UNI 11402:2011 Educazione finanziaria del cittadino.
Quattro i comportamenti virtuosi da apprendere: gestire il denaro (controllo del conto, massimizzazione del risparmio); pianificare (identificare obiettivi di vita per sé e la propria famiglia); fare delle scelte (valutare criticamente la scelta dei prodotti in base alle proprie esigenze e obiettivi); cercare supporto (individuare perché, dove e quando poter usufruire dei servizi di consulenza e supporto da parte di un operatore finanziario).
Migliorare la vita delle persone aiutandole a considerare naturale il tenere sotto controllo le proprie finanze. È quanto si propone di fare il Comune di Milano istituendo un servizio di educazione finanziaria che partirà in via sperimentale a settembre, sul modello del Money Advice Service inglese avviato nel Regno Unito nell’aprile del 2011, dopo la richiesta del Governo di introdurre un nuovo servizio nazionale di educazione finanziaria nel Paese.
L’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, è intervenuto questa mattina alla tavola rotonda sul tema Educazione finanziaria e Welfare comunitario: proteggere il cittadino, valorizzare la consulenza, organizzata da Uni – Ente nazionale italiano di unificazione, nella giornata di apertura del Salone del Risparmio 2012.
A questi aspetti si somma l’ambito delle informazioni al cliente, che nei momenti di difficoltà e incertezza divengono un valido strumento per mitigare le ansie del cliente, ma che dalle valutazioni raccolte risultano in questo momento insufficienti a costituire un elemento di rassicurazione.
“A posteriori possiamo dire che le aspettative sono andate deluse: il bicchiere è più vuoto che pieno. Si era partiti forse – ha spiegato il ministro delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, collegata in videoconferenza per l’inaugurazione del Salone – con un entusiasmo eccessivo, i fondi furono interpretati come la chiave di volta che avrebbe potuto curare i mali dell’economia italiana: un motore per l’investimento dei mercati finanziari, un toccasana per la popolazione che invecchia, una fonte stabile di capitali di rischio per gli investimenti delle imprese. Ma le norme non sono state opportunamente aggiornate nel tempo”.
All’apertura dei lavori erano presenti anche importanti nomi del mondo finanziario italiano, tra cui il presidente di Assogestioni, Domenico Siniscalco, che ha affermato: “Per far crescere le imprese ci vuole un mercato dei capitali efficiente e un Paese come l’Italia deve essere in grado di convogliare l’enorme risparmio su imprese e canali di investimento finalizzati alla produzione. Ma deve anche attirare investimenti dall’estero e quindi mantenere standard elevati di trasparenza che facciano sentire.
Nell’ambito della manifestazione, venerdì 20 aprile alle 15.00, Ferpi, in collaborazione con FeBAF – Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza, promuove l’incontro Triple A e Triple R: Rating, Reputazione, Relazioni (Pubbliche), un dibattito sul rating e i suoi legami con l’informazione e la comunicazione delle organizzazioni.
L’incontro, aperto dal presidente FeBAF, Corrado Faissola, e moderato da Gianfrancesco Rizzuti, responsabile della comunicazione FeBAF, vedrà confrontarsi attorno allo stesso tavolo, Maria Pierdicchi, Managing Director, Head of Southern Europe, Standard & Poor’s; Patrizia Rutigliano, presidente Ferpi e Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 ORE Radiocor e Radio24.
Un convegno per approfondire temi di stringente attualità: un confronto tra gli attori che, a diverso titolo, influenzano le dinamiche dei mercati e, di conseguenza, percezioni non solo degli operatori ma anche dell’opinione pubblica rispetto alla crisi economica in atto. Quali sono i comportamenti comunicativi delle organizzazioni che orientano i giudizi delle agenzie di rating? Qual è l’impatto della valutazione delle agenzie di rating sulla reputazione di un’organizzazione?
“Il rapporto tra rating con la comunicazione delle organizzazioni è un tema su cui la comunità professionale della comunicazione e delle relazioni pubbliche può dare un contributo responsabile e fattivo”, sostiene il presidente Ferpi, Patrizia Rutigliano. “Come Federazione che riunisce i professionisti della comunicazione italiana vogliamo continuare il confronto avviato con altre categorie di stakeholder per definire approcci condivisi e garantire la trasparenza nelle informazioni finanziarie a tutela dei risparmiatori”.
“Da Bruxelles è partito un processo di riforma delle agenzie di rating che FeBAF, anche per la sua proiezione internazionale, sta seguendo con attenzione”, dichiara Gianni Rizzuti, responsabile della comunicazione FeBAF. “Con Ferpi abbiamo pensato ad un evento che fosse una prima piattaforma di confronto tra soggetti ‘influenti’ sulle dinamiche e sulle percezioni dei mercati in un momento decisivo come quello di crisi che stiamo vivendo”.
La conferenza è un’opportunità di riflessione su temi di grande attualità e rilevanza per una platea composta da esperti dell’industria finanziaria e del settore del risparmio, relatori pubblici, comunicatori e giornalisti.
Eventi