Rp: è il momento di fare la differenza
16/05/2014
Il valore delle qualifiche e dello status professionale di chi si occupa di Rp sarà al centro di un summit internazionale, organizzato da Global Alliance a Lugano, i prossimi 21 e 22 giugno. _Anne Gregory_, Presidente Global Alliance, illustra l’importanza che i “titoli” rivestono nella crescita e nell’affermazione di una professione come le Relazioni pubbliche.
di Anne Gregory
Il mio contributo per la newsletter nel mese di febbraio circa l’importanza delle qualifiche professionali ha suscitato molto scalpore ! L’ho scritto mentre ero ancora arrabbiata per la lettura dei risultati dell’ultima State of the Profession, ricerca condotta dalla mia associazione professionale, il Charted Institute of Public Relations. Di 2000 intervistati, il 22% pensa che un titolo sia la più importante risorsa per un professionista rispetto al 74 % che ritiene prioritaria l’esperienza.
La mia rabbia era rivolta al fatto che un apprendimento ad hoc attraverso l’esperienza sembra essere più apprezzato di uno sviluppo professionale sistematico e completo. Come può essere ? So che in pratica sia possibile trascorrere diversi anni in un ambito professionale, come le media relations, senza sapere nulla di vaste aree della nostra ricca e varia professione. Anni in uno stesso ruolo non significano però necessariamente competenza professionale.
Infatti , è proprio questo uno dei motivi per cui lo UK Governmenmt Communications sta sviluppando un programma per i suoi leader emergenti che li tenga alla larga da una preparazione a “compartimenti stagni” e li obblighi ad imparare e sperimentare l’intera gamma delle attività di Rp, non solo nel settore pubblico, ma anche nel settore privato.
Così, dopo essermi arrabbiata, mi sono chiesta, cos’hai intenzione di fare? Mi sono detta che avrei scritto a tutti i leader dell’associazione per vedere se c’era interesse per un summit in cui discutere di qualifiche professionali e dell’assegnazione dello status professionale – credentialing, come viene spesso definito. Sono lieta di comunicare che c’è stato un clamoroso sì. Finora 16 associazioni saranno presenti al Summit, che si terrà a Lugano , in Svizzera, il 21 e 22 giugno , alcune delle più grandi (PRSA, IABC ) ma anche le più piccole (Estonia, Kenya) e molte altre che desiderano unirsi a noi sono più che benvenute. Stiamo organizzando anche una presenza virtuale per coloro che non saranno in grado di essere presenti.
Al Summit vedremo la varietà degli approcci al credentialing che ci sono tra i nostri membri , che di per sé è già un elemento utile che potremo offrire a tutti voi. Poi decideremo se vogliamo avere uno standard globale. Ci sono una serie di opzioni. Ad esempio, potrebbe essere fissato da un organismo internazionale uno standard di qualità riconosciuto, come le norme ISO, o potremmo incaricare un’organizzazione indipendente di lavorare su questo con noi e per noi o potremmo essere d’accordo nel stabilire uno standard globale tra noi. Non solo , avremo bisogno di un sistema flessibile per accogliere le differenze tra i vari paesi. In Brasile, ad esempio, la professione è concessa in licenza e in altri paesi tutte le qualifiche sono regolate dal governo. Per aiutarci avremo il contributo di esperti dell’Iso, di altre professioni oltre che comunicatori.
Sono entusiasta di questa iniziativa. Se dobbiamo guadagnare terreno nella nostra continua battaglia per rendere credibile la nostra professione, dobbiamo ottenere i diritti di base o continueremo a costruire su fondamenta traballanti.
Uno dei motivi per cui Global Alliance è stata istituita è quello di contribuire a migliorare gli standard professionali. Sembra che in tutto il mondo ci sia la volontà di collaborare per farlo e siamo lieti di essere in grado di facilitare questo processo.
Ogni membro dell’associazione che voglia partecipare, sia di persona che virtualmente, mandi una mail a elena.bernasconi @ globalalliancepr.org. Per tutti coloro che non sono in grado di essere presenti, farò girare una nota di follow- up per chiedere le vostre opinioni e le risposte ad alcune domande chiave. Rispondete! È il momento giusto per affrontare questo problema. Sono stanca di vedere la nostra professione considerata di serie B e sono certa lo siate anche voi. Ecco un’occasione da non perdere per fare qualcosa di significativo al riguardo.
Fonte: Global Alliance