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Rp Lab - Storytelling, la comunicazione fa la storia

01/08/2012

Il web ama scoprire come nascono le storie, è trasparente e coinvolgente. E lo storytelling è un’eccellente risorsa per coinvolgere i pubblici, uno strumento che si può rivelare utilissimo per chi si occupa di comunicazione. Parola di _Gabriele Cazzulini._

di Gabriele Cazzulini
Condividere, su Internet, sui social media, è diventato quasi l’undicesimo comandamento. Sì, ma condividere ciò che è già pronto, finito, pubblicato. Al limite si può commentare, criticare, consentire o dissentire. Ma c’è tutto un lato del web che solo da poco inizia ad acquisire peso e visibilità. Anche perchè finora era stato totalmente occultato.
E’ lo storytelling, la narrazione di storie che non si limitano a sbattere sullo schermo dell’utente il prodotto finale e immodificabile. Ma raccontano anche il complicato intreccio di pensieri, link, contributi molteplici, tweet, commenti, foto e video che tutti insieme formano molto di più di un singolo post. In breve, il web ama scoprire come nascono le storie. Non solo nel giornalismo, dove lo storytelling è impiegato anche come metodo di verifica, di fact-checking per rivelare le fonti, almeno quelle online. E’ la fine della mentalità che teneva ben separate la ribalta dal retroscena, il palcoscenico dalle quinte.
Il web è trasparente e coinvolgente: produzione e distribuzione si fondono in un unico processo collettivo. Infatti autore e lettore sono già da molto tempo ruoli intercambiabili. Il self-publishing è la nuova realtà dell’editoria, specialmente quella digitale. Ma lo storytelling? E le relazioni pubbliche?
In questo caso lo storytelling si presenta come un’eccellente risorsa per coinvolgere il pubblico in ampie narrazioni, come d’altronde già sta avvenendo con la televisione, dove il singolo spot tende, nel caso dei brand più prestigiosi, ad inserirsi in una sequenza narrativa più ampia. Però sul web c’è l’interattività e dunque la partecipazione, che moltiplicano la forza comunicativa dello storytelling. Non c’è bisogno di farsi venire i calli alla mano per scrivere centinaia di pagine. Le storie che appassionano sono quelle che sanno tenere alta l’attenzione, dosando le informazioni e corteggiando la passione, oltre che ragionare col cervello. Anche perchè il concetto di fondo non è diramare un messaggio preconfezionato. E’ costruirlo e raccontarlo insieme. Su molteplici canali e livelli: dalla grande storia dell’azienda alle storie particolari dei prodotti e dei servizi, dalle storie dei dipendenti alla storia della vita quotidiana. L’attività del responsabile PR è già una narrazione di fatti, eventi, informazioni – col giusto “spin” per catturare l’attenzione. Ora “the next big thing” è capire che le storie di successo sono quelle vissute e scritte insieme. In piena estate, perchè non immaginare una storia del proprio lavoro, della propria azienda, dei progetti in corso? Molto meglio del solito romanzo polpettone, no? Buone vacanze!

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