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Rutigliano: “fare notizia” con le buone pratiche

01/11/2012

“L’intento dell’Oscar di Bilancio è proprio questo: vogliamo ‘far notizia’ parlando di trasparenza e buone pratiche. Rimarcarle e fare in modo che possa continuare a svilupparsi un meccanismo virtuoso, capace di diffondersi rapidamente”. E’ l’auspicio per il futuro, espresso dal presidente Ferpi, _Patrizia Rutigliano,_ durante il suo intervento alle cerimonia di premiazione dell’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione.


di Patrizia Rutigliano
Una scelta, (N.d. R. lo svolgere la premiazione a Palazzo Marini) ribadita rispetto allo scorso anno e per questo non casuale. Anzi, oserei dire simbolica dell’importanza che deve ricoprire, nei governi locali, il tema della rendicontazione dei risultati in maniera lineare, completa e accurata. Questa Amministrazione, peraltro, solo una settimana fa, ha mostrato grande sensibilità per l’argomento con l’operazione “Bilancio Trasparente 2012”, tesa a promuovere una maggiore comprensibilità dei conti della Città. Ci sembra, dunque, di giocare in casa e siamo lieti di riscontrare che l’esempio del Comune di Milano non sia isolato.
Eppure prima di cominciare a lavorare alla terza edizione dell’Oscar di Bilancio, ci siamo chiesti se fosse opportuno proseguire in questa direzione. Non si può ignorare l’attualità e, nel concreto, non è possibile tralasciare situazioni che sembrano contraddire il principio di trasparenza cui questo premio si ispira. A guidarci nella scelta di perseverare nell’impegno è stata la consapevolezza – come Ferpi – di dover e voler giocare un ruolo – quasi politico, ma in senso lato – nella riforma di trasparenza necessaria a tutti i livelli della società civile.
A confortarci, da questo punto di vista, è proprio il numero sempre crescente di amministrazioni che sta adeguandosi a quella che possiamo considerare, a tutti gli effetti, una best practice, ma che vorremmo diventasse una prassi operativa nel più breve tempo possibile. Buone indicazioni arrivano dall’incremento delle partecipazioni dei Comuni, capoluogo di Provincia e non. Un elemento che conferma come tutte le realtà – piccole e grandi – dispongano degli strumenti e delle capacità professionali per realizzare rendiconti efficaci sotto il profilo della comunicazione.
Anche in questo caso, però, una riflessione più approfondita è d’obbligo. Analizzando i dati delle partecipazioni abbiamo riscontrato, infatti, che sono soprattutto le realtà più piccole a mostrare coraggio nel sottoporsi al giudizio di una giuria. Quello stesso coraggio che si trasforma in un maggiore impegno e nella spinta a migliorarsi continuamente. L’auspicio è che il loro approccio possa essere da stimolo per quanti ancora mostrano ritrosie e titubanze nell’aprirsi a un tipo di comunicazione diversa rispetto al passato. Una comunicazione potenzialmente più efficace, grazie all’ausilio di strumentazioni informatiche e all’uso della rete, quale mezzo di divulgazione potente, capillare e immediato.
Attraverso il meccanismo della premiazione, l’Oscar di Bilancio intende, dunque, dare familiarità ai valori della chiarezza, dell’accessibilità, del dialogo e della trasparenza delle PA nei rapporti con gli stakeholders: primi tra tutti i cittadini, che hanno il diritto di essere informati, in maniera particolareggiata e continuativa, di quanto venga loro richiesto e in cambio di cosa.
Un’esigenza acuita dal particolare momento di austerity che la nostra economia sta affrontando. La spending review, l’approvazione del disegno di legge di riforma del titolo V della Costituzione e i tagli contenuti nella recente Legge di Stabilità sono solo alcuni dei recenti provvedimenti che, sia pur tenendo conto di alcune esigenze importanti come nel caso del titolo V, incidono sull’operatività degli enti locali, rendendo inevitabile una rivisitazione del tradizionale modo di operare.
L’impegno nel far quadrare i conti deve essere, pertanto, accompagnato da uno sforzo ulteriore di comunicazione. Rendere note le difficoltà non significa mostrare una debolezza, ma è un’opportunità di trasparenza, di coinvolgimento del territorio nell’individuazione di nuove soluzioni e nel conseguente superamento delle difficoltà.
Per enti e amministrazioni pubbliche comunicare è un modo per farsi comprendere, collaborare con imprese e cittadini nel perseguimento degli obiettivi di buona amministrazione, indicare come e dove si è operato e come sono state utilizzate le risorse pubbliche. Un passaggio fondamentale, quest’ultimo, alla luce della crisi del consenso, che coinvolge tutti gli amministratori in un giudizio severo anche senza responsabilità dirette.
Spesso si parla di Pubblica Amministrazione e dei suoi dipendenti solo per rimarcare atteggiamenti poco ortodossi. Come sempre, fa più notizia quello che non funziona e quello che non va. E questa eco mediatica non fa che mettere in cattiva luce un intero settore – peraltro fondamentale per il corretto funzionamento dello Stato – e non riconosce chi invece con grande senso civico fa il suo dovere.
È per questo che siamo qui. Vogliamo “far notizia” parlando di buone pratiche. Rimarcarle e fare in modo che possa continuare a svilupparsi un meccanismo virtuoso, capace di diffondersi rapidamente. Un contagio nell’accezione positiva del termine la cui diffusione va favorita, incoraggiata, supportata.
Puntare su valori quali correttezza, lealtà, apertura all’esterno non può che contribuire ad aumentare la propria credibilità e ripristinare quel valore superiore e chiave di volta di ogni relazione: la fiducia. Fiducia tra amministratore e amministrato, ente e cittadino, ufficio pubblico e impresa. Condizione indispensabile per una convivenza civile, stabile e duratura.
In tal senso, gioca un ruolo di primo piano l’importante affiancamento che l’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha inteso riconoscere all’Oscar. Una condivisione di idee e obiettivi che contribuirà sicuramente all’opera di sensibilizzazione nella quale siamo impegnati ormai da anni.
Ma non è l’unica novità di questa edizione. Tra le altre, infatti, c’è il coinvolgimento delle aziende ospedaliere che, grazie al contributo offerto dalla FIASO – Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere -, ha portato alla nascita di due nuovi Oscar per il settore. Anche in questo caso, vale il discorso fatto per le amministrazioni. L’attualità è foriera di situazioni che non hanno fatto onore alle migliaia di persone che operano con dedizione in quest’ambito. Ci sembra quanto mai opportuno, dunque, contribuire alla diffusione in ogni settore della società civile delle best practises fondamentali per un cambio di rotta, nel segno di un forte rinnovamento rispetto al passato.
Un ringraziamento particolare va ai membri della giuria per il lavoro svolto e l’impegno dedicato ad analizzare e comparare con criteri oggettivi i bilanci pervenuti; un pensiero riconoscente rivolgo, infine, al Segretario Generale dell’Oscar di Bilancio, Gherarda Guastalla Lucchini, per la perseveranza e l’acume con cui da anni segue il progetto.
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