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Screenshot society

05/04/2023

Redazione

Perché una celebrità così come un utente comune decidono di condividere, sui propri profili online, screenshot di conversazioni? Cosa racconta di noi e della nostra società mediatizzata fare e diffondere uno screenshot? Il volume cerca di rispondere a tali domande, indagando come le pratiche comunicative visibili negli spazi del web sociale possono restituire significati relativi alla nostra società connessa.

La screenshot society si definisce anche in base al suo desiderio di svelamento, di spinta del confine del visibile per scoprire ciò che sarebbe rimasto marginale o privato. Per questo potremmo dire che lo screenshot diventa "vascello dell'oscenità": mostrando "fedelmente" contenuti a cui non si potrebbe altrimenti avere accesso, mette di fronte allo sguardo ciò che sarebbe rimasto fuori dalla scena. Insinuandosi continuamente tra i confini di visibilità e invisibilità risponde a quel sottile piacere di guardare dal buco della serratura.

Gli schermi intelligenti si sono sempre più moltiplicati e diffusi, negli spazi pubblici e privati. Si mostrano come display di oggetti, cartelloni informativi, personal computer, fino alla loro deriva nella forma mobile più diffusa: gli smartphone. Questi strumenti modificano il nostro modo di accedere e fare esperienza della rete, abilitando pratiche comunicative che entrano a far parte della nostra routine quotidiana. Alcune di queste si diffondono in maniera significativa, ma vengono date per scontate, relegate a uno status di marginalità. Come gli screenshot: sono veloci e comodi per poter "strappare" qualche contenuto e trasportarlo altrove. Ma cosa significa davvero farlo? Perché una celebrità così come un utente comune decidono di condividere, sui propri profili online, screenshot di conversazioni? Cosa racconta di noi e della nostra società mediatizzata fare e diffondere uno screenshot?

Il volume cerca di rispondere a tali domande, partendo dalla consapevolezza che nell'intreccio di schermi mobili, connessione potenzialmente perpetua e modalità di narrazione del sé online, sono generate pratiche comunicative visibili negli spazi del web sociale e che possono restituire significati relativi alla nostra società connessa. Le screenshotting practices, al centro dello studio qui condotto.

Il libro costruisce un percorso teorico che si sviluppa toccando i temi della mobilità connessa e dell'identità online osservata come narrazione del sé, arrivando a esplorare le pratiche di condivisione di screenshot in tre spazi distinti: Tumblr, TikTok e Telegram. Questo permette di riflettere sulle modalità di racconto personale, sull'intrattenimento orientato allo sguardo dei nostri pubblici, su monitoraggio e produzione di informazione. Dalle valutazioni che vengono tratte nel testo, emerge la screenshot society, ovvero quel modo di stare in rete in cui memoria, sorveglianza e spettacolarizzazione passano attraverso i nostri schermi - e grazie a loro - tramite l'agency individuale.




Screenshot society
Come le fotografie dello schermo raccontano il nostro stare online
Elisabetta Zurovac
FrancoAngeli, 2023
pp. 148, € 20,00

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