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Si è concluso ad Avellino il Road Show 2005 dell'Oscar di Bilancio

25/10/2005
Con un incontro dedicato a come realizzare un bilancio da Oscar da parte di imprese pubbliche e private, Avellino ha ospitato l'ultima delle cinque tappe che hanno scandito l'annuale campagna promossa dalla Ferpi per promuovere la cultura della rendicontazione trasparente e socialmente responsabile.Il Road Show 2005 dell'Oscar di Bilancio infatti, dopo aver toccato nei mesi scorsi Roma, Brescia, Bologna e Ancona, ha concluso il suo cammino nella città campana con un appuntamento realizzato in collaborazione con Aiaf, Andaf, Ordine Dottori Commercialisti di Avellino e con il contributo di Banca della Campania, nella cui sede si sono svolti i lavori.Francesco Fornaro, Direttore Generale della Banca della Campania, e Giovanni Porcelli, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Avellino, hanno aperto la giornata dedicata all'analisi e all'approfondimento dello strumento bilancio, non più solo quale documento economico-contabile, ma principale veicolo dell'identità di un'organizzazione, destinato oggi ad adeguarsi alle sempre maggiori aspettative dei propri pubblici e del mercato di riferimento.Un tema, questo, ripreso da Claudio Siciliotti, Vice Presidente del CNDC, che ha voluto sottolineare nel suo intervento l'importanza divenuta oggi necessità imprescindibile di un bilancio che renda conto anche dell'impatto socio-ambientale dell'organizzazione di riferimento. Se la credibilità di un'azienda si fonda anche sull'impegno e sulle responsabilità attuate nei confronti della comunità allargata, il bilancio dovrà diventare uno strumento capace di rendicontare anche tutti quegli elementi intangibili (i cosiddetti intangibles) che contribuiscono a creare valore sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione stessa.Di seguito, il moderatore dell'incontro Raffaele Picella Presidente della Banca della Campania ha passato la parola a Paolo Esposito consulente in materia di Bilancio Sociale presso il Formez e il Dipartimento della Funzione Pubblica che ha dedicato la sua relazione ai criteri di redazione di un bilancio da Oscar' nell'ambito delle Amministrazioni Pubbliche.Analizzando lo stato dell'arte, Esposito ha cominciato mettendo a fuoco certe "patologie" ancora presenti nel sistema di redazione del bilancio di una P.A. come, per esempio, la ridondanza del quadro normativo e degli strumenti di programmazione, l'enfasi sulla razionalità economica, l'incertezza sui tempi di approvazione del bilancio, l'eccesso di misurazione, lo scarso peso del rendiconto di gestione o la ritualità del reporting. Successivamente il relatore si è concentrato sulla definizione di linee guida per la redazione di un nuovo bilancio da parte della P.A. Tra queste, l'enfasi sulla razionalità comunicativa, l'integrazione e lo snellimento come priorità, l'autorizzazione alla spesa non contabile, il bilancio per destinazione e l'importanza della comunicazione. In conclusione, l'attenzione è stata posta al bilancio sociale delle P.A. quale potenziale strumento atto a rispondere ad un deficit di trasparenza e di legittimazione dell'azione pubblica ed emblema di un approccio più attento ai bisogni del cittadino, primo fra tutti quello di un dialogo costante tra amministrazione e cittadinanza.I lavori sono proseguiti con l'intervento del Segretario Generale dell'Oscar di Bilancio, Gherarda Guastalla Lucchini, focalizzato sui criteri di pubblicazione, diffusione e comunicazione di un Bilancio da Oscar (scarica qui), e con quello dedicato ai criteri di valutazione dei bilanci adottati dalle Commissioni di Segnalazioni dell'Oscar di Bilancio, tenuto dal Consigliere AIAF Giovanni Camera (scarica qui).Come sempre, la seconda sezione del programma prevedeva la presentazione di best practice.
Ha preso così la parola Fausto Cosi, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo di Sammontana (vincitrice dell'Oscar di Categoria PMI 2004), con una relazione intitolata "Un bilancio da Oscar: strumento di crescita dell'organizzazione e della governance aziendale", scaricabile da qui.
E infine, a concludere i lavori con un'altra testimonianza significativa, c'era Ferdinando Riccardi, Sindaco di San Giorgio a Cremano, Comune insignito con l'Oscar di Categoria Campagne di Comunicazione sui cantieri e sulle trasformazioni del territorio, nel 2001.Nel suo intervento dal titolo "La cultura della rendicontazione permanente. Dalla comunicazione del bilancio al bilancio partecipativo", Riccardi ha raccontato il percorso intrapreso dalla sua Amministrazione per colmare la sempre più manifesta esigenza di trasparenza da parte del cittadino.Avviato già da qualche anno, il progetto del Comune di San Giorgio a Cremano si pone come obiettivo quello di diffondere la cultura della rendicontazione permanente. Questo percorso, che prevede una intensa azione di ascolto e coinvolgimento della comunità, supportata da una comunicazione innovativa e bidirezionale, è finalizzato alla redazione di un bilancio partecipato.Come dice la definizione stessa, un documento che nasce sia dalla capacità della classe politica di esporsi a verifica attraverso una rendicontazione trasparente e allargata anche agli impatti socio-ambientali derivanti dalla propria attività di gestione, sia dalla volontà di coinvolgere e responsabilizzare il cittadino affinchè possa offrire un contributo tangibile al miglioramento dell'amministrazione della cosa pubblica.
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