SISTEMA TERRITORIO: Rete di Reti
11/07/2007
Al via il tavolo di dialogo e confronto trasversale tra Governo e Attori dello sviluppo locale.
Parte con il piede giusto il progetto "SISTEMA TERRITORIO: Rete di Reti" promosso da Ferpi e da altre associazioni professionali italiane di concerto con il Dipartimento della Funzione Pubblica e l'appoggio del Sottosegretario alle Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Gian Piero Scanu. Martedì 10 luglio a Roma la presentazione ufficiale dell'iniziativa dopo la firma del protocollo d'intesa avvenuta nei giorni scorsi, cui hanno partecipato più di 150 tra professionisti, rappresentati degli enti locali, attori dello sviluppo locale.
Per la prima volta nel nostro Paese viene formalizzato un accordo tra istituzioni e associazioni professionali per sostenere lo sviluppo locale che riconosce alla comunicazione e alle relazioni pubbliche un ruolo strategico per la costruzione del sistema. E' quanto è emerso dalla tavola rotonda di presentazione del protocollo d'intesa sottoscritto tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e alcune tra le più importanti associazioni professionali italiane che si è svolta martedì 10 luglio a Roma. All'incontro presieduto dal Sottosegretario per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione Gian Piero Scanu che si è tenuto presso la Sala Conferenze della Camera dei Deputati a Palazzo Marini, hanno partecipato più di 150 persone, oltre 300, invece, i soggetti interessati al progetto che si sono registrati sul sito www.sistematerritorio.it che ha riscontrato 7000 accessi in tre giorni. Tutto col tam tam del passa-parola degli addetti ai lavori che vogliono il confronto e che hanno sentito parlare di Sistema Territorio per anni e che assistono speranzosi al tentativo di passare dal dire al fare.
Il Sottosegretario Scanu mette l'indice con orgoglio sulla PA che funziona, e che è l'agente primario dello sviluppo, purché si creino tavoli non pletorici, ma operativi, di interazione tra Istituzioni e Attori dello sviluppo. Una PA che punta alla Qualità della spesa prima che alla quantità, che è pronta a misurare efficienza ed efficacia degli interventi, a formarsi, a confrontarsi. La PA dei fannulloni evocata in questi giorni da molti, è lontana dalla sala di Palazzo Marini. Sulla stessa falsariga e con maggiori dettagli Antonio Naddeo, Capo Dipartimento della Funzione Pubblica che stimola una PA, di cui rivendica qualità e ruolo, verso un confronto senza barriere, trasversale, con adeguate e strutturate forme di sussidiarietà. Sono seguiti gli interventi delle Reti che hanno costituito il protocollo. A FERPI, ANDIGEL, AISLO, AIDA, si sono aggiunte ASSOREL, AICA, COMUNICAZIONE PUBBLICA, CONFINDUSTRIA, FEDERCASA, FONDAZIONE RISORSA DONNA, MICROMEGA, AISCRIS e sono al vaglio le richieste di adesione di altre 20 reti registrate nel corso dell'evento. Alle Reti, nel dibattito, si sono alternati alcuni territori, a sottolineare la volontà di confronto immediato sul campo e di non voler fare di Sistema Territorio l'ennesima scatola vuota.
Daniela Gasparini, assessora al piano strategico della Provincia di Milano ha messo l'accento sul ruolo insostituibile delle Province nello sviluppo locale e sul Piano delle Province del Nord Ovest, come occasione per rilanciare la strategia di territori che devono costituire Sistema ad ampio raggio; Gian Luigi Boiardi, presidente della Consulta delle Province del PO ha evidenziato le problematiche di 13 Province con un asset ambientale e problematiche comuni, Silvia Fattore, presidente dell'Unione dei Comuni del Camposampierese ha presentato le soluzioni trasversali e innovative di un'area del nord est con 15.000 partite Iva su 120.000 abitanti; Anna Paola Iacuzzi le ha fatto eco dalla provincia più piccola: Oristano, che pure ha saputo dotarsi di modelli di sviluppo locale di grande attualità e replicabilità.
La sintesi generale è che il territorio stesso deve essere modello, da organizzare, in cui costruire cultura di interrelazioni tra Attori dello sviluppo, da promuovere, in cui misurare efficienza ed efficacia dei processi.
Le conclusioni di Scanu sono confortanti: si parte pancia a terra. Si va subito sul territorio. Entro settembre Ferrara, Venezia, Bari, Napoli. Si cercano gli assi di collegamento con le altre istituzioni, in primis i Ministeri dello Sviluppo (significativa la presenza del Sottosegretario Stradiotto tra gli illustri ospiti) e delle Regioni per confrontarsi sui contenuti e sulle modalità di rafforzamento del ruolo della PA come agente dello sviluppo locale. Per FERPI una sfida a supportare il programma su tutti i territori, a essere sui tavoli che decidono la strategia piuttosto che su quelli che eseguono i programmi decisi da altri.
Chi vuole seguire gli appuntamenti si registri su www.sistematerritorio.it o invii una e-mail al sottoscritto.
Anche noi siamo pronti a "fare Sistema"
Giuliano BianucciConsigliere Nazionale FERPIDelegato comunicazione Publica e Marketing Territoriale