Siti web istituzionali: ancora indietro rispetto all'Europa
05/09/2008
Vi presentiamo i risultati del Monitoraggio 2008 dell'Università degli Studi di Udine, condotto dal Gruppo di lavoro del Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche. Dall’indagine, i promossi e i bocciati del web delle maggiori istituzioni italiane.
“Dal confronto con i portali istituzionali europei l’Italia esce ancora debole. Molto è stato fatto ma tanto resta ancora da fare”. Lo evidenzia il Monitoraggio 2008 dell’Università di Udine, svolto dal Gruppo di lavoro del Corso di Laurea in Relazioni pubbliche della Facoltà di Lingue – sede di Gorizia, coordinato dal prof. Francesco Pira, nell’ambito dei corsi di comunicazione e relazioni pubbliche.
Il Montioraggio rivela i promossi e i bocciati del web tra le più importanti istituzioni. «Quest’anno – sottolinea Pira – abbiamo dovuto lavorare il doppio perchè, come era prevedibile, alcuni siti istituzionali sono cambiati con l’arrivo del nuovo Governo. In generale il monitoraggio rileva ancora un andamento a macchia di leopardo sull’accessibilità in rete per non vedenti, ipovedenti o persone prive dell’uso degli arti». Restano, tuttavia, molte ombre sul rapporto tra isituzioni e cittadini sul web. «Ribadiamo quanto abbiamo già detto lo scorso anno. È ancora poca – precisa Pira – l’interattività. Permangono difficoltà di navigazione e le notizie non sempre sono facilmente reperibili».
Il Monitoraggio, che si ripete ormai da dieci anni, è frutto di mesi di navigazione nel web da parte del gruppo di lavoro dell’Università di Udine. L’obiettivo è di sondare e analizzare pregi e difetti dei portali italiani e stranieri. Per l’anno 2008 «le istituzioni italiane – afferma Pira – si dividono tra luci e ombre, eccellenze e mediocrità, perdendo a volte di vista i reali interessi del cittadino, che dovrebbe essere al centro della mission di un portale pubblico». La nota positiva, gratificante, è che «i rilievi critici che muoviamo – afferma Pira – vengono accolti. Questo nel supremo interesse del cittadino, e con l’obiettivo alto di creare una fortissima interattività tra chi governa e chi è governato.
Un esempio pratico è quello del Ministero degli Affari Esteri che ha mantenuto la promessa dopo i nostri rilievi. Infatti è cambiata la sezione in lingua inglese e la titolazione del box di supporto.
O la Guardia di Finanza che ha fatto tutto un lavoro di riprogettazione che ci permette di migliorare sensibilmente la valutazione. Le Fiamme Gialle hanno una nuova struttura del menù, rispettato i criteri di accessibilità, e aumentato le possibilità di interazione».
In 53 pagine il Monitoraggio analizza la situazione attuale dei principali siti web pubblici, e non tralascia uno sguardo all’estero, dove Gran Bretagna. Germania, Austria e Francia risultano eccellenti perchè sono riusciti a dare una visione d’insieme delle priorità e degli obiettivi di azione dei vari governi”.
«Non mancano le note dolenti – evidenzia Pira -ed in particolare il sito relativo al Commercio Estero del Ministero dello Sviluppo Economico, fuori dai parametri di accessibilità e che ha una struttura caotica e inefficiente. Ma anche il Ministero della Giustizia manca di un progetto grafico e di una buona riorganizzazione. Non c’è nei contenuti una marcata distinzione tra cittadino e professionista. Voto basso anche per il Ministero delle Pari Opportuinità che sembra essere un cantiere aperto con contenuti scontati ed un interfaccia inadeguato. E i Trasporti che non hanno utilizzato la stessa piattaforma del Ministero delle Infrastrutture di cui fanno parte. Anche la Camera rileva gli stessi difetti dello scorso anno nella navigazione e organizzazione del menù ».
Ma ci sono anche i portali che hanno mantenuto una buona valutazione o sono cresciuti «da segnalare – conclude Pira -la divertente novità nel footer di Governo.it della voce dei siti archeologici, che rimanda ad una pagina con tutte le home page, organizzate cronologicamente, delle diverse versioni del sito del Governo. Il Senato che ha introdotto alcune novità i dossier, la banca dati delle Commissioni ed il sito mobile. O la Polizia di Stato e i Carabinieri che mantengono standard altissimi».
«Tra la fine di settembre e ottobre – annuncia Pira – renderemo noti i dati relativi al Monitoraggio 2008 dei portali dei partiti politici presenti in Parlamento e delle maggiori associazioni di volontariato e no profit italiani e di alcuni siti istituzionali regionali e locali del Friuli Venezia Giulia».
IL MONITORAGGIO 2008
I BOCCIATI:
Camera dei Deputati: anche quest’anno si ripete la tiratina d’orecchie. La navigazione ha mostrato i gli stessi limiti e nessuna innovazione in termini di contenuto/servizio. Per questo motivo il giudizio 2008 risulta leggermente inferiore rispetto a quello dell’anno precedente.
Il portale del Ministero del Commercio Internazionale tornato sotto il Ministero dello Sviluppo Economico si mostra lacunoso sotto tutti gli aspetti, il fatto che rappresenti una sezione di un altro sito già criticata nel precedente monitoraggio, impone un rapido intervento di ristrutturazione nel rispetto della normativa e delle regole base dell’usabilità.
Voto che si conferma basso anche per il Dipartimento dei Trasporti ora di nuovo accorpato nel Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il sito continua da evidenziare le lacune già riscontrate, l’usabilità e la logica di navigazione sono insufficienti, i contenuti sono scarni e non ben strutturati l’interattività è inesistente data la scarsa attenzione riservata al reperimento dei contatti. Ci auguriamo che sia utilizzata la piattaforma del sito delle infrastrutture per la riorganizzazione, a nostro avviso un miglior punto di partenza rispetto a quella dei trasporti.
Il sito del Dipartimento delle Pari Opportunità sembra in perenne fase di ristrutturazione. La grafica è fin troppo scarna si sarebbe potuto sfruttare meglio le interfacce utilizzate da altri Dipartimenti certamente più efficaci. Per quanto riguarda contenuti e interattività ribadiamo quanto già espresso nel 2007 sulla necessità di una consistente implementazione di funzioni.
Ministero della Giustizia. Il giudizio risulta penalizzato dalla totale mancanza di implementazione. In particolare i criteri di accessibilità sono a livelli molto bassi e l’organizzazione dei contenuti risente di una visone ormai superata che non tiene sufficiente conto dalla diversa tipologia d utenti.
I PROMOSSI:
Governo, Senato, Polizia di Stato e Carabinieri anche quest’anno sono promossi a pieni voto. Sono cresciuti hanno inserito nuovi elementi di contenuto ed interattività.
Positivo il varo della sezione Governo Informa che vuole dialogare in modo semplice e chiaro con i cittadini fungendo da contenitore per una vista globale dell’attività del Governo e dei Ministeri. Un lavoro questo utile anche a creare maggiore dialogo e coordinamento, evitando duplicazioni e ridondanze, tra i Ministeri nelle attività di comunicazione, ma in prospettiva anche nelle azioni di governo. Divertente novità è l’aggiunta nel footer di Governo.it della voce siti archeologici, che rimanda ad una pagina con tutte le home page, organizzate cronologicamente, delle diverse versioni del sito del Governo. Il sito del Senato continua a rappresentare un esempio di ottima comunicazione web e servizio. Le ultime novità introdotte, i dossier, la banca dati delle Commissioni e il sito mobile confermano la qualità di un impegno costante nel migliorare e arricchire contenuti e funzionalità al servizio del cittadino. Il portali di Polizia e Carabinieri rappresentano ormai una vera risorsa al servizio del cittadino. Strumenti tecnologicamente complessi ma di facile utilizzo e aperti a tutte le categorie di utenti.
Il sito della Guardia di Finanza grazie al lavoro di ri-progettazione a cui è stato sottoposto migliora sensibilmente la valutazione aumentando i punteggi praticamente su tutti i parametri d’analisi. La nuova struttura del menu, l’applicazione dei criteri di accessibilità, l’aumento delle possibilità di interazione sono gli elementi chiave.
Ministero degli Affari Esteri. La navigazione ha mostrato che alcune segnalazioni sono state recepite come per la sezione in lingua inglese e la titolazione dei box di supporto. Restano a nostro avviso da risolvere le carenze di comunicazione riscontrate nella organizzazione del servizio newsletter. Nel complesso la valutazione cresce in particolare grazie al voto dei contenuti dove si evidenziano le maggiori correzioni.
Davvero interessante il programma di comunicazione e il manuale d’identità visiva presenti sul sito del Ministero della Difesa che enfatizzano l’aspetto di immagine coordinata, con particolare attenzione al modo di organizzare le informazioni. Questo agevola in prospettiva la navigazione per l’utente finale dando linee precise in fase di progettazione. Nell’insieme il sito mantiene un giudizio buono su tutti i punti di analisi. Devono ancora essere migliorati la logica di navigazione e l’organizzazione dei contenuti in modo da evitare gli elenchi di link troppo lunghi.
Per ulteriori informazioni:
Prof. Francesco Pira
Docente di Comunicazione e Relazioni Pubbliche -
Università degli Studi di Udine
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche
Centro Polifunzionale di Gorizia
Via A. Diaz, 5 34170 Gorizia
Tel 0481 580345 (diretto studio) Fax 0481 580330
francesco.pira@uniud.it
www.francescopira.it