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Spin Doctors: Uomini e Storie – L’apoteosi dello spin doctor

23/12/2010

Guerra, denaro e politica. Siamo negli Stati Uniti, nel 1990: inizia la Guerra del Golfo. Un successo mediatico ancor più che militare. E dietro la campagna contro l’Iraq un’importante agenzia di Rp internazionale. Continua l'appuntamento settimanale con il mondo degli spin doctors firmato da _Gabriele Cazzulini._

di Gabriele Cazzulini
Saddam Hussein l’aveva chiamata la madre di tutte le guerre. Lo fu davvero. Ma il suo nemico, cioè il suo vincitore, non fu l’esercito americano. Furono gli spin doctors
Problema: uno dei tuoi migliori alleati invade un altro paese. Entrambi sono tra i paesi più ricchi di petrolio al mondo. Che fai?
Idea: è il momento di fare soldi con l’oro nero e con le armi. Più o meno è così che funziona Desert Storm, l’operazione militare per ridare l’indipendenza al Kuwait. Correva l’anno 1990 e l’Iraq di Saddam Hussein, stimato alleato dell’America contro l’Iran degli ayatollah, aveva invaso il Kuwait, un fazzoletto di terra che però era un inesauribile pozzo di petrolio. L’America di Bush senior, un monarca del petrolio texano, divenne il poliziotto mondiale incaricato di riportare l’ordine. Ma il suo manganello militare non poteva funzionare soltanto per lo scopo del petrolio. Ci voleva un “mandato” firmato dagli esperti della comunicazione. Sei mesi dopo il mondo intero, guidato dai super eroi americani, aveva già liberato gli oppressi e punito gli invasori.
Miracoli della buona politica? No, abilità degli spin doctors.
Chi??? H&K, Hill & Knowlton, alias uno dei più grandi studi di comunicazione al mondo. Oggi conta 79 uffici in 44 paesi. All’epoca la sua faraonica sede a New York era diretta dal Buddha delle Pr: Craig Fuller. In realtà non era molto pacifista, dato che accettò la somma stratosferica di dieci milioni di dollari dall’associazione Citizens for a Free Kuwait per organizzare una campagna mediatica contro l’Iraq e giustificare così un intervento militare. Ma l’associazione era solo un paravento del governo americano e kuwaitiano per fare un “packaging”, proprio così, di una guerra che andava “venduta” al pubblico americano.
L’operazione iniziò solo 9 giorni dopo l’invasione del Kuwait. Furono arruolati, pardon: impiegati 119 professionisti della comunicazione che lavoravano nelle 12 sedi di H&K in tutta l’America. Erano loro i veri soldati e la vera arma vincente era il colossale piano di comunicazione contro Saddam. Il messaggio fu molto semplice e adatto al pubblico dei mass media dei primi anni Novanta: gli iracheni stavano commettendo le peggiori violenze contro l’inerme popolo del Kuwait. Perciò andavano fermati. Basta. Insomma la questione del Kuwait era trasformata in un tv-dramma da prime-time con le sue scene di crudeltà, i racconti di stupri e torture, le retoriche sul diritto internazionale e la sovranità degli stati – anche se il regime del Kuwait lottava contro ogni forma di libertà.
Politici e spin doctors lavoravano insieme. Il presidente Bush viaggiava tra le capitali mediorientali seguito da Craig Fuller. H&K creava slogan e messaggi insieme ai “congressmen” democratici e repubblicani – il dollaro è sempre bipartisan. Per ironia del destino, Craig Fuller e la sua H&K, capaci di scatenare e vincere una guerra, devono restare dietro le quinte. Questo fa capire la risposta alla grande domanda da cui è nato “Spin Doctors: Uomini & Storie”: perché lo spin doctor è un personaggio invisibile? Perché non deve esistere! Lui è la realtà che rende realistica una finzione.
Infatti Desert Storm fu un successo più mediatico che militare. Era il tempo dei collegamenti scagliati in diretta dal mitico Peter Arnett della Cnn#, l’unico reporter americano in una Baghdad bersagliata dai missili americani – lì nacquero le “bombe intelligenti”, le “smart bomb” mostrate ai giornalisti per dimostrare che non c’erano più vittime “collaterali” – anche se morirono oltre centomila civili iracheni. La morte degli innocenti non era nel cast dello show.
Ma c’è qualcuno che non condivide questo sistema e inizia a farlo conoscere alla gente, in un modo molto, molto diretto… al cinema!
Tratto da Spinnig Politics

Le puntate precedenti:
Spin Doctors: Uomini e Storie – L’arma perfetta
Spin Doctors: Uomini e Storie – Edward Bernays
Spin doctor: Uomini e Storie
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