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The Passion: una campagna media formidabile

02/03/2004

Alan Nierob (della Rogers & Cowan) stupisce l'America con la più formidabile campagna di media relations della storia dedicata alla Passione di Mel Gibson.

Se Mel Gibson riuscirà a recuperare già al termine del primo weekend di programmazione (come molti pensano) quei 30 milioni di dollari investiti nella produzione della Passione di Cristo, e entro i primi dieci giorni gli ulteriori 30 milioni investiti per il lancio del film, il merito sarà in larghissima parte di un nostro collega - nuova stella del firmamento mediatico americano - dal nome di Alan Nierob, già noto alle cronache professionali per avere lavorato a lungo, tra gli altri, per Jennifer Lopez... Nierob è uno dei ‘pezzi forti' della Rogers & Cowan, la più importante agenzia di celebrity public relations del mondo, parte del gruppo Weber Shandwick.Il lavoro di Nierob ha colto l'America di sorpresa: nessuno aveva mai in passato fatto un lavoro così capillare, tempestivo e articolato dal punto di vista delle relazioni con i media! Lo stesso Presidente Bush, nella sua controffensiva a Kerry, per tornare sulle prime pagine dei giornali ha dovuto inventarsi un improbabile emendamento alla Costituzione che vieta i matrimoni gay. Per giorni le prime pagine, le migliaia di talk show televisivi nazionali, statali e locali, sono state dedicate non tanto al contenuto o alla qualità filmica dell'opera di Gibson, quanto alla controversia fra cristiani ed ebrei che il film fomenta, o alla stessa campagna di relazioni pubbliche di Nierob che, oltre agli infiniti articoli, vede opinioni di ministri evangelici, di preti cattolici, di vescovi anglicani,di rabbini ebrei  e di semplici cittadini riempire le pagine degli editoriali e le rubriche delle lettere. Una offensiva mediatica mai vista: quella di Bush per convincere gli americani sulla opportunità della guerra irakena non è neppure lontanamente paragonabile (e sembrava allora che di più non si potesse).Indipendentemente dalla eventuale qualità del film e dei risultati economici che Gibson riceverà dall'opera di Nierob, questa campagna di media relations passa alla storia e certamente migliaia di studenti di comunicazione e di relazioni pubbliche di tutto il mondo analizzeranno il caso a fondo. (tmf)
Anche il Wall Street Journal dedica un pezzo alle strategie di comunicazione di Gibson, per promuovere il suo film: una ricetta sapiente a base di polemiche capaci di coinvolgere le grandi comunità religiose del mondo occidentale. La Passione di Gibson ha suscitato aspri dibattiti: nemmeno i precedenti film di Scorsese (l'Ultima tentazione di Cristo) e Monty Python (Brian di Nazaret) erano riusciti a far scoppiare una bagarre simile. La risposta del pubblico potrebbe essere molto soddisfacente - come già paiono confermare i botteghini - però il regista deve anche fare attenzione che i toni non superino una certa soglia, per evitare l'effetto boomerang.
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