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YouReport, l’informazione fatta da te

05/12/2008

È il sito di citizen-journalism più attivo in Italia: oltre 1.200 utenti iscritti, decine i contenuti video e le immagini caricate ogni giorno, partnership con i principali telegiornali e testate on line.

È nato lo scorso 28 aprile il sito italiano di citizen-journalism aperto ai contributi audio-video e immagini di chiunque si voglia cimentare con il racconto della realtà. Un esperimento lanciato da un gruppo di studenti e professionisti di Milano e Padova che si è trasformato in breve in una sorta di aggregatore di notizie, sempre aggiornato e spesso alternativo al circuito mainstream.


Nei primi tre mesi di attività YouReport ha ricevuto oltre 2.600 contributi, con più di 1.600 video e mille fotografie. Oggi conta oltre 1200 utenti attivi che inviano regolarmente contenuti. Risultati che hanno superato ampiamente le aspettative dei suoi ideatori.


Il successo raccolto ha permesso di stringere partnership con i principali telegiornali e siti d’informazione on line. I video e le immagini migliori, esclusivi e originali, vengono ripresi su televisioni e quotidiani nazionali per integrare articoli e servizi informativi. Sul sito è sempre disponibile la lista completa di tutte le convezioni strette con il mondo della stampa italiano e, da poco, anche estere.


Un giornalismo libero e tempestivo che spesso anticipa le testate istituzionali. È successo nel caso dei rifiuti di Napoli, quando YouReporter è stato il primo a mostrare il video dell’aggressione al giornalista del Tg3 durante le proteste contro la discarica di Chiaiano. Oppure con la vicenda del professore dell’università Statale di Milano che fumava in aula, nonostante la presenza di una ragazza asmatica.


Ma sono parecchie le anteprime di YouReport: il deragliamento di un tram a Milano, l’esplosione di una fabbrica a Lecco, l’incidente aereo in Brianza. Ma anche i primi video dell’alluvione in Piemonte, l’incendio dello stabilimento Peroni a Bari, la tromba d’aria a Milano.


Una comunicazione aperta e partecipata che consente a giornalisti, free lance, video operatori di presentare il proprio lavoro, con la concreta possibilità di una ribalta mediatica. Chiunque può inviare contributi di ogni genere. I coordinatori del sito si limitano a escludere solo eventuali riprese e foto trash o diffamatorie ma sempre senza entrare nel merito dei contenuti.


Ma anche una fonte di notizie libera e democratica che spesso riesce a documentare la realtà prima e meglio dei media tradizionali. Del resto, dove non arrivano le telecamere dei grandi network, arriva molto più facilmente il cellulare di un normale cittadino.


Serena Massimini – Redazione Cultur-e
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