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ZONA OPEN MIND, l’unica zona in cui vorremmo vivere

#Ferpi2Be

20/05/2021

UniFERPI Gorizia

Un format nato dall'esigenza di affrontare delle tematiche diverse dalle solite, provando ad offrire contenuti più originali e stimolanti, ma allo stesso tempo ricchi di spunti creativi. Zona Open Mind è l’ultimo ciclo di eventi ideato dalla sezione studenti di Gorizia.

Non dei semplici webinar, ma uno spazio inclusivo dove si può discutere in modo sincero, sentendosi liberi di uscire dalla propria comfort zone: è “Zona Open Mind”, l’ultimo format di eventi ideato dalla sezione studenti di Gorizia.

“Per noi di Uniferpi Gorizia la comunicazione non è solo commerciale”: è con queste parole che abbiamo inaugurato il nostro ultimo ciclo di webinar, dal nome “Zona Open Mind”.  Un format nato da una nostra esigenza, ovvero quella di affrontare delle tematiche diverse dalle solite, provando ad offrire al nostro giovane pubblico dei contenuti più originali e stimolanti, ma allo stesso tempo ricchi di spunti creativi.

Il backstage è stato molto movimentato, ma dopo una lunga serie di videochiamate serali, il nostro team è arrivato ad una conclusione: nei nostri prossimi webinar avremmo parlato di tematiche sociali. Tematiche vicine alle persone, perché ormai parte del nostro immaginario collettivo, ma anche lontane, in quanto vittime di disinformazione e stereotipi. Il titolo? Ci è subito sembrato chiaro: in un’Italia divisa in zone, la nostra sarebbe stata l’unica in cui tutti avremmo davvero voluto vivere, uno spazio inclusivo in cui affrontare ogni argomento in modo sincero, sentendosi liberi di uscire da qualsiasi comfort zone.

A metà aprile, sui nostri canali social abbiamo lanciato un video, che ha visto alcuni di noi spiegare il concept alla base di questi eventi. In questo filmato, così come durante tutto l’arco della promozione di Zona Open Mind, abbiamo deciso di mostrarci. Come diceva il filosofo Feuerbach, “siamo ciò che mangiamo”, e noi con questa scelta creativa abbiamo deciso di identificarci appieno nei nostri eventi: tutti noi li abbiamo desiderati, e ognuno ha dato il suo contributo per la loro realizzazione. Nel video di lancio ci siamo divertiti anche a presentarvi una metafora visiva, ovvero un televisore appoggiato sull’erba: un chiaro intento ad imitarlo, e ad entrare assieme a noi in un nuovo spazio, inusuale, ma non per questo meno adatto e coinvolgente.

I temi che abbiamo affrontato sono stati molto diversi tra loro, e hanno visto la partecipazione di professionisti appartenenti a vari settori e ambiti della nostra società.

Siamo partiti il 26 aprile con Gianluca Liva, giornalista scientifico e fondatore di Radar Magazine. Con lui abbiamo scoperto i principali segreti della comunicazione ambientale e del ruolo del giornalista scientifico, oltre che ad approfondire la sua rivoluzionaria visione del “giornalismo lento e partecipato”, in cui i lettori stessi possono contribuire alla stesura della rivista.

La settimana seguente abbiamo cambiato totalmente ambito, affrontando il delicato tema dell’autismo. Il tutto, grazie alla preziosa testimonianza di Federica Giusto, in arte “Red Fryk Hey”: attivista e ballerina professionista autistica. Assieme a Red, abbiamo parlato di autismo a 360°, mettendo a nudo i principali stereotipi che circolano su questa tematica e scoprendo quanto il ruolo della comunicazione possa essere decisivo per sconfiggerli.

Il terzo appuntamento ha visto come protagonista Ella Marciello, copywriter e direttrice creativa per l’agenzia “Ribelli”. Assieme ad Ella abbiamo affrontato il tema della parità di genere, da diverse prospettive. Abbiamo scoperto quanto la pubblicità possa influire nella creazione degli immaginari condivisi e nelle principali stereotipie di genere, ma abbiamo anche approfondito altre tematiche, come l’importanza del linguaggio inclusivo, il pinkwashing e il brand activism.

L’ultimo incontro di Zona Open Mind è stato dedicato all’ampio tema dei disturbi psicologici, con un particolare focus sul fenomeno dell’over digitalizzazione. La relatrice è stata Giovanna Tinunin, formatrice, consulente per le aziende ed esperta in benessere organizzativo. Il suo interessantissimo intervento ha sottolineato gli effetti dello smart working e l’impatto che il sempre crescente livello di digitalizzazione sta avendo sulle nostre vite.

Siamo molto soddisfatti di questo ciclo di eventi. In particolar modo, vogliamo condividere con voi tutta la nostra gioia per aver ricevuto diversi messaggi da parte di numerosi partecipanti ai nostri webinar, in cui questi ci ringraziavano per aver affrontato delle tematiche “tabù”, e per esser riusciti nella nostra vera mission: aprire la mente di chi ci ha ascoltato.

Ci teniamo a ringraziare coloro che hanno contribuito ad organizzare e a promuovere questi incontri: l’Università degli studi di Udine, i nostri amici di Uniferpi Padova, Mattia Necchio di Uniferpi e tutti i soci FERPI che hanno sempre supportato il nostro progetto. Ringraziamo anche i relatori intervenuti; senza la loro disponibilità nulla sarebbe stato possibile.

Nonostante il successo di questi eventi, noi vogliamo ancora migliorarci, per offrirvi progetti ancora più interessanti e creativi.

Per questo, siamo già al lavoro per mettere a punto le nostre prossime attività. Ci vediamo presto!

 

 

 

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