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A Napoli i Youth Media Days

19/09/2013

I giovani professionisti dell’informazione e della comunicazione, per il secondo anno, si sono dati appuntamento a Napoli per discutere di scenari futuri in occasione dei _Youth Media Days,_ il Festival del giornalismo giovane, promosso da _Youth Press Italia._

La comunicazione nel mondo globalizzato è “garantita” da un esercito invisibile di giovani giornalisti e comunicatori che, a differenza del passato, impiegano molto tempo ad affermarsi e ad essere riconosciuto il loro ruolo professionale. Questi giovani, giornalisti e comunicatori, per il secondo anno consecutivo si sono dati appuntamento a Napoli – una delle grandi capitali della precarietà lavorativa – per confrontarsi sulla situazione attuale ma soprattutto sugli scenari futuri del mondo dell’informazione e della comunicazione in occasione degli Youth Media Days, evento promosso da Youth Press Italia che quest’anno si avvale anche della partnership di Vodafone Italia.
Le nuove professioni e le nuove imprese dell’informazione e della comunicazione ma anche le opportunità di lavoro e formazione in Europa saranno al centro dei panel del festival, che si focalizzerà inoltre sui temi dell’accesso alla professione da parte delle donne e dei ragazzi delle seconde generazioni come elementi di crescita per l’intera categoria. Giornalisti e comunicatori italiani ed europei, start-upper, rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali e vertici delle organizzazioni di categoria giornalistica e della comunicazione parteciperanno all’ampio programma del Festival, arricchito da workshop tematici dedicati, tra gli altri, al giornalismo radiofonico e alla comunicazione sociale e istituzionale.
La diffusione di internet e dei dispositivi mobili, l’accesso in mobilità e la centralità dei contenuti hanno cambiato radicalmente il rapporto tra informazione e comunicazione; meno le imprese editoriali e di comunicazione, e le rispettive professioni che stentano ad adeguarsi, anche e soprattutto nei percorsi di accesso al mondo del lavoro, dei processi formativi, delle norme che ormai sono inadeguate ad un mondo diverso rispetto a quando sono state scritte. Pur nel rispetto dei relativi ruoli è necessario che due aspetti così importanti della società, l’informazione e la comunicazione, che sono sempre più interdipendenti, si parlino. Con questo Festival Youth Press Italia ci prova a farlo partendo dai giovani professionisti e dalle loro esigenze.
“Il Festival del Giornalismo Giovane – spiega il presidente di Youth Press Italia, Simone d’Antonio – lancerà una serie di proposte e iniziative di stampo europeo, dall’applicazione-pilota della Youth Guarantee nei media, alla Rete dei Giovani giornalisti G2, che puntano ad animare il dibattito giornalistico attorno a spunti e visioni che emergono dal basso, ma anche al rapporto con i comunicatori. Intendiamo favorire la creazione di nuove opportunità occupazionali per i più giovani, rendendo più aperto ed europeo il comparto, inaugurando un confronto franco e costruttivo con tutti gli stakeholder nazionali e locali, dall’Ordine dei Giornalisti alla Fieg, alla Ferpi, per la comunicazione, alle istituzioni, tra cui il Governo”.
Tre giorni di dibattiti, dedicati ai temi di maggiore interesse dei giornalisti under 35 italiani: tra questi l’accesso alla professione giornalistica, le opportunità di lavoro in Italia e in Europa, la condizione femminile nel settore dei media ed il rapporto tra giornalismo e immigrazione. Proprio su quest’ultimo tema si concentrera’ la tavola rotonda prevista per oggi h.17.30 dal titolo: “G2 e comunità straniere in Italia: quando l’integrazione passa attraverso i media” cui partecipera’, tra gli altri, Ida Linzalone, Segretario Generale della Fondazione Vodafone Italia, che in 10 anni di attivita’ ha destinato parecchie risorse (piu’ di 350 iniziative per 69mln di euro) su progetti volti ai temi dell’immigrazione ed inclusione sociale, come quello dell’associazione Opera Onlus che si occupa anche di dare formazione giornalistica a giovani immigrati perché le notizie siano raccontate secondo la loro sensibilità, conoscenza ed esperienza (http://www.lookout-tv.eu/ ).
Domenica alle 11 tavola rotonda conclusiva con un dibattito tra giornalisti e comunicatori sugli scenari futuri per i settori dei media e della comunicazione cui partecipa anche Giancarlo Panico, delegato Editoria e Comunicazione di Ferpi.
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