Toni Muzi Falconi
Definito da Women's Wear Daily, il Primo Ministro della moda, negli anni ‘70 ebbe l’intuizione di riunire alla Fiera di Milano le sfilate degli stilisti, contribuendo a costruire la capitale italiana del fashion. Il ricordo del collega e amico, Toni Muzi Falconi, e un invito a condividere episodi che lo riguardano.
Ai primi anni '60 del secolo scorso conobbi Giuseppe Modenese, avevo 20 anni e mi ero trasferito a Milano da Ivrea dove ero stato ammaliato dal mito di Adriano Olivetti e, dopo la sua morte (e i dubbi di quegli anni recentemente riemersi), mandato da Libero Bigiaretti ad occuparmi della redazione della rivista Olivetti, per poi scontare molto rapidamente la resistenza della mia fidanzata e poi madre dei miei figli Matilde Gasparini (ma con il senno di poi, anche mia) di vivere a Ivrea, dove c'erano più librerie di caffè.
Negli ambienti milanesi più raffinati Beppe era già apprezzato per la sua eleganza, intelligenza, cultura e soprattutto per la qualità sopraffina e sofisticata delle sue idee che riusciva a realizzare (contrariamente a chi scrive, ancora oggi). Il suo cliente faro era la Dupont de Nemours. Il mio impiego era presso la 3M. Guarda caso due multinazionali della chimica. L’impermeabile fu il capo che ci unì, che insieme alla mia mamma che in quegli anni aiutava le Sorelle Fontana a farsi conoscere nel mondo ed era, si fa per dire, "concorrente" di Beppe.
Ogni anno a Firenze si celebrava la settimana dell’impermeabile e una sera del '63 ci confrontammo in un elegante bar di Milano e lui lanciò l’idea di far piovere in Piazza della Signoria per lanciare nel mondo lo Scotchgard il primo prodotto chimico che respingeva l’acqua. Il New York Times e mille altre testate dal Giappone in Sud America pubblicarono le foto delle modelle in impermeabile sotto la pioggia artificiale.
La nostra amicizia cresceva e capitò che Beppe e Piero Pinto (l’inseparabile e insuperabile coppia che oggi ricordo con tanto affetto e rimpianto: l’ultima sul vaporetto a Venezia forse tre o quattro anni fa) si innamorarono di Monte Marcello in Provincia di La Spezia dove i miei avevano stabilito la residenza e si installarono come vicini affettuosi.
Gli episodi e la avventure che ricordo sono tante, ma sono certo che molti colleghi più giovani ne hanno di più recenti e vorranno approfittarne per dire la loro.