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Assegnato a Bolzoni il premio “E’ giornalismo”

27/03/2009

È stato consegnato il 26 marzo scorso, a Milano, ad Attilio Bolzoni - una firma di Repubblica che da trent'anni racconta la Sicilia e la mafia - il prestigioso premio creato da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e dall'imprenditore Giancarlo Aneri. Nella fotografia di Luca Ghidoni, per la rubrica in collaborazione con Getty Images, il momento della premiazione.

La giuria del premio ‘È Giornalismo’, giunto alla tredicesima edizione, formata da Giorgio Bocca, Curzio Maltese, Gianni Riotta, Gian Antonio Stella e Giancarlo Aneri ha comunicato nella lettera-motivazione per la premiazione di Attilio Bolzoni:


“Da trent’anni racconta la Sicilia e uno dei suoi elementi più tristemente distintivi, la mafia. Prima dalle pagine dell’Ora e poi da quelle di Repubblica, ma anche attraverso libri, ha combattuto una battaglia contro Cosa Nostra con le armi tipiche del giornalista di razza: penna, taccuino e soprattutto tanta voglia di sapere e di far sapere. Lo stesso obiettivo l’ha portato nelle zone più calde del mondo- da Baghdad a Kabul, al Magreb – per realizzar reportage ed inchieste che hanno contribuito a far conoscere tormenti e tragedie di paesi e popoli lontani. Riconoscendo e rimarcando la ricerca di verità che ha sempre segnato la sua professione.


In un momento storico come questo, i festeggiamenti riservati ai giornalisti sembrano quasi una stranezza data l’oscura prospettiva della ‘fine dei giornali di carta’ ma Giancarlo Anieri – co-fondatore del prestigioso premio – ha voluto sottolineare: «Il giornalismo, come il premio, non moriranno mai… se i lettori calano è colpa degli editori che non hanno mandato un messaggio nuovo ai giovani e hanno vissuto sempre di rendita puntando di più al palazzo che ai consumatori. Non hanno fatto crescere il mercato. Io sono un imprenditore: se negli Usa intravedo una diminuzione delle vendite, mi butto sull’Asia per recuperare… Sì, il premio non è un evento sfarzoso, ma un giorno che può rappresentare una speranza per cercare di risolvere i problemi».


E sul ruolo dei giornalisti è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano che, in un messaggio inviato in occasione della consegna del premio, ha affermato: “Il ruolo dei giornalisti oggi ha acquisito una importanza determinante nello sviluppo e nella crescita della società civile. La manifestazione certamente darà contributi alla crescita della formazione. L’attività di raccolta, elaborazione e diffusione delle notizie assume un significato di grande delicatezza e il suo risultato ultimo è in grado di determinare e orientare la formazione di una pubblica opinione”.


Alfano ha parlato dei “forti interessi che l’attività giornalistica coinvolge” per i quali “grava su ciascuno di voi – ha scritto nel suo messaggio – l’onore e la responsabilità di garantire una migliore convivenza civile. Alla stampa dunque – ha concluso – sono affidati, al pari di altri organismi ed istituzioni, compiti della massima delicatezza per la vitalità dell’ordinamento democratico, il cui corretto, leale e imparziale svolgimento non potrà che accrescere il ruolo e il prestigio del giornalismo”.


Ben venga il premio “E’ giornalismo” e ben venga, soprattutto, il giornalismo di qualità!



Nella fotografia di Luca Ghidoni, per la rubrica in collaborazione con Getty Images, Attilio Bolzoni ritira il premio “È Giornalismo” assegnato dalla giuria formata da Giorgio Bocca, Curzio Maltese, Gianni Riotta, Gian Antonio Stella e Giancarlo Aneri.
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(dg)





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