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B.C./A.C - Before Connectivity/After Connectivity

02/10/2014

_Connectivity_ è stata una delle parole d’ordine di _Sumlab 2014._ L’evento, realizzato con il patrocinio ed il supporto di Ferpi e della delegazione territoriale Puglia-Calabria-Basilicata, ha riunito a Matera, dal 24 al 26 settembre scorso, una comunità di professionisti da tutta Europa che si sono confrontati sul tema della comunicazione delle politiche europee. Il commento di _Raffaele Paciello._

di Raffaele Paciello
Uno spazio non convenzionale finalizzato a condividere valori, strategie e strumenti per la comunicazione europea. È questo, in sintesi, Sumlab 2014, la manifestazione che ha radunato a Matera, dal 24 al 26 settembre scorso, una comunità di esperti e comunicatori provenienti da tutta Europa che si sono confrontati per tre giorni sul tema della comunicazione delle politiche europee. Promosso e ideato dalla Fondazione Giacomo Brodolini, SumLab 2014 è stato realizzato con il sostegno del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013 della Regione Basilicata e con il patrocinio ed il supporto di Ferpi e della delegazione territoriale Puglia-Calabria-Basilicata.
L’idea di Sumlab nasce da un ripensamento profondo del modello di comunicazione delle politiche europee e dei fondi di coesione. Un ripensamento che trova le sue radici in una nuova generazione di comunicatori provenienti da tutta Europa e che pone il tema dell’avvicinamento tra cittadini, istituzioni e politiche secondo nuovi modelli culturali.
Il modo di comunicare l’Europa è cambiato notevolmente negli ultimi anni. Dieci anni fa nei progetti e programmi dell’Unione Europea non esistevano i community manager o i responsabili della comunicazione; oggi sono figure chiave. Due sono i fattori che hanno influenzato questo cambiamento: il primo è la diffusione dei social media e di altri strumenti tecnologici che rendono possibili nuove forme di dialogo tra i cittadini e istituzioni europee. Il secondo è una crescente domanda di trasparenza e partecipazione che ha stimolato modalità innovative di diffusione dei risultati di progetti e programmi europei. La politica di coesione – in particolare quella attuata mediante il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – ha avuto un impatto fondamentale sul territorio ed ha migliorato la vita delle persone, toccando settori quali l’occupazione, lo sviluppo economico e locale, l’urbanizzazione, l’innovazione, la ricerca, la formazione, le pari opportunità, l’ambiente e la cooperazione transfrontaliera. Un impatto del quale troppo spesso vi è uno scarso grado di consapevolezza e per il quale c’è una nuova necessità di investire in modo mirato sulla comunicazione intesa sempre più come percorso di nutrizione delle relazioni.
Come ha sostenuto Mark Comerford, senior lecturer in journalism and new media presso la Linköping University (Svezia), “il passaggio di paradigma è quello che vede la trasparenza come cultura e non come strategia. Un passaggio che impone una riflessione a tuttotondo sul significato e sulle fondamenta che oggi caratterizzano il rapporto tra istituzioni e cittadini”. In questo senso l’esperienza di confronto realizzata dalla comunità di Sumlab 2014 ha evidenziato la necessità di guardare alla comunicazione delle politiche europee in un’ottica sempre più orientata alla accountability e allo stakeholder engagement. Per questo, nel nuovo periodo di programmazione dell’Unione europea 2014-2020 la comunità dei comunicatori gioca un ruolo molto importante per l’efficacia e i risultati della politica di coesione.
“In Europa – sostiene Graziano Di Paola della Fondazione Brodolini – è ormai attiva una nuova generazione di giovani comunicatori che sperimenta nuovi modi comunicare e pone il tema dell’avvicinamento tra cittadini, istituzioni e politiche europee. Una generazione che vive e pensa in rete. Sumlab è una piattaforma innovativa di scambio e di ispirazione che stimola il ripensamento della comunicazione delle politiche attuate dall’Unione europea. Anche per questo, forse, la prima edizione di Sumlab a Matera è stata un vero ice bucket di energia”.
E i risultati della prima esperienza di Sumlab sono tutti nell’approccio al network, inteso come rete di persone e di competenze, prima che come rete infrastrutturale e digitale, e nell’esplorazione delle frontiere della cultura della comunicazione che si aprono nella società in rete (Castells). In una battuta nata a Matera, B.C. (Before Connectivity) e A.C (After Connectivity) sintetizza il paradigm shift che si radica nella cultura delle relazioni e che guarda agli strumenti della social economy secondo una logica strettamente funzionale e non salvifica. L’appuntamento è per la nuova edizione di Sumlab del 2015.
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