Redazione
Storici promotori dell’Oscar di Bilancio, Borsa Italiana e Università Bocconi affiancano FERPI nell’organizzazione e promozione del Premio.
Attraverso due secoli di continuità la Borsa è stata specchio fedele delle vicende economiche e finanziarie del Paese, registrandone i momenti salienti: dalla crescita impetuosa ai momenti di crisi, dall’ambito pubblico a quello privato, dai mercati locali al mercato nazionale, per evolvere fino alla dimensione internazionale.
Borsa Italiana è una società che gestisce il mercato finanziario italiano, la sede cui è situata a piazza degli Affari a Milano.
Nata nel 1998 dalla privatizzazione dei mercati di borsa, Borsa Italiana S.p.A. il 23 giugno 2007 entrò a far parte del London Stock Exchange Group. Nell'aprile 2021 Borsa Italiana S.p.A. venne venduta ad Euronext, in cordata con Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti attraverso la controllata Cdp Equity, per 4,44 miliardi di euro.
Nel corso del decennio 2009-2018 sotto la guida di Raffaele Jerusalmi, Amministratore Delegato dal 2010, l’attività di Borsa Italiana si è orientata prevalentemente lungo tre direttrici principali: il consolidamento e lo sviluppo dei mercati, il potenziamento dei rapporti tra i partecipanti al mercato e la promozione culturale ed artistica.
Negli ultimi dieci anni, l’obiettivo di avvicinare le imprese quotate (e non) agli investitori e di rafforzarne il collegamento diretto si è sempre più rafforzato, diventando uno dei cardini centrali dell’attività di Borsa Italiana.
Dal 2021 l’Amministratore Delegato è Fabrizio Testa e, dal 2022, la Presidente, Claudia Parzani.
La Bocconi è oggi una delle principali università di ricerca e di insegnamento a livello europeo, specializzata in economia, management, diritto e scienze sociali, con un forte orientamento internazionale che si accompagna all’orgoglio per la sua tradizione e le sue radici italiane.
L’Ateneo nasce nel 1902 per volontà di Ferdinando Bocconi, un lungimirante imprenditore, grazie alla sua generosa donazione in memoria del figlio Luigi, scomparso in guerra. I fondatori dell’Università Bocconi resero fin dall’inizio esplicita la loro visione di un istituto di ricerca indipendente, dove l’istruzione superiore in materia di economia e commercio sarebbe stata fondata su studi di alto livello, volti ad ampliare la conoscenza e contribuire al miglioramento della società.
La Bocconi ha a cuore la sua indipendenza e la libertà da ogni potere politico o economico esterno, e vede se stessa come un’università culturalmente aperta, dove la varietà delle esperienze personali e dei background è apprezzata e incoraggiata, perché sono proprio tali differenze a favorire la conoscenza reciproca, la comprensione dei fenomeni sociali, lo sviluppo delle conoscenze e l’educazione dei futuri cittadini di un mondo globalizzato. In Bocconi le differenze di genere, etnia, religione, età, nazionalità, orientamento sessuale, abilità, status socio-economico e provenienza geografica sono quindi particolarmente valorizzate e accolte in un contesto di rispetto reciproco.
Sebbene sia un istituto privato, la Bocconi è sempre stata qualcosa in più di un’università d’élite: ha costantemente promosso e attuato la parità di opportunità tra le sue molte generazioni di studenti, sovvenzionando attivamente la formazione degli studenti svantaggiati e meritevoli.
L’Università Bocconi si fonda su un nucleo di valori fondamentali, che guidano e ispirano tutte le attività dell’intera comunità di studenti, docenti, personale amministrativo e alumni di tutto il mondo: indipendenza, meritocrazia, integrità, rispetto, apertura, pluralismo e responsabilità sociale.
Dal 2022 il Rettore è Francesco Billari.