C'era una volta British Petroleum, gigante petrolifero secondo solo a Esso. Un giorno BP ha deciso di intraprendere un'azione di rp ambientalista ed è partita da un'operazione di rebranding, trasformandosi in Beyond Petroleum. Secondo il management dell'azienda la BP di oggi ha poco a che fare con quella di un tempo, ma a giudicare dalle politiche degli ultimi tempi l'atteggiamento eco-friendly e sensibile ai diritti umani potrebbe essere solo una facciata.Nel corso della presentazione del bilancio sociale, la società britannica ha avuto a chè fare con ben tre episodi discutibili in termini di responsabilità sociale. Il comitato sindacale che riunisce i lavoratori americani del settore petrolifero ha manifestato il proprio disappunto per i pesanti tagli sulle assicurazioni sanitarie e sui benefits dei dipendenti, criticando pesantemente le strategie dell'azienda. Inoltre è stata bocciata una risoluzione promossa dalla Artic National Wild Life Refuge e altre associazioni ambientaliste e, come se non bastasse, la BP ha impedito lo svolgersi di una manifestazione guidata da una donna dell'Azerbaijan contro la costruzione dell'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan.E proprio il caso di dire Beyond Petroleum?BP, che ha dato il via quattro anni fa a un restyling completo proponendosi come paladina dell'ambiente e dei diritti umani, è stata attaccata pesantemente su più fronti nel corso della presentazione del bilancio sociale.