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Chiude www.Italia.it, il portale che doveva promuovere il turismo

22/01/2008

Era costato quarantacinque milioni di euro.

tratto dal Corriere del Mezzogiorno online   E' stato oscurato nella mattina di venerdì 18 gennaio il portale turistico «Italia.it». Sì il sito, chiude: nonostante sia costato la bellezza di 45 milioni di euro. Ed è una brutta notizia soprattutto per Napoli. Finito infatti il lavoro per la redazione partenopea (composta da 11 dipendenti, di cui sette redattori) che da dicembre del 2006 ha curato i contenuti del sito «Italia.it» dalla sede di viale Marconi, per conto della società Its (gestore del progetto insieme a Ibm e Tiscover). Un fallimento già annunciato il 18 ottobre scorso dal Ministro per i beni culturali Francesco Rutelli che aveva detto senza mezzi termini: «Quel sito o cambia oppure è meglio chiuderlo. Facciano qualcosa, altrimenti è meglio lasciar perdere».







LA STORIA DEL PORTALE
L'idea del portale è nata nel '94 dall'allora ministro per l'Innovazione e la Tecnologia, Lucio Stanca, con l'obiettivo di rilanciare l'immagine del Bel Paese sul web. Nel febbraio 2007 il sito che ha per testimonial Laura Pausini, Marcello Lippi e Monica Bellucci, è stato presentato alla Bit di Milano proprio dal Ministro Rutelli. Da allora le critiche al progetto si sono susseguite senza tregua. Due i motivi: la cifra eccessiva stanziata per il portale e il flop del numero di accessi: nel maggio del 2007 Italia.it era ancora al 2.539˚ posto nella classifica dei web nazionali e al 579.039˚ in quelli degli Stati Uniti. Negli ultimi mesi la redazione napoletana del portale è rimasta in attesa delle decisioni dei ministri Rutelli e Luigi Nicolais.
Tra le ipotesi per far sopravvivere il portale c'era il passaggio della gestione del progetto all'Enit ed il prolungamento del contratto ai giovani redattori con il vecchio Rti. Da oggi le speranze sono svanite: ciccando sull'indirizzo del sito che avrebbe dovuto promuovere l'immagine dell'Italia nel mondo si scopre che ormai è «impossibile visualizzare la pagina».
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