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Commerce Trend: cosa accadrà nel 2022?

#TaccuinoDigitale

08/02/2022

Tanti spunti e dati interessanti nell’ultimo report rilasciato da GlobalWebIndex (GWI) sulle tendenze del commercio per il prossimo anno: la crescita dello shopping online destinata a restare anche dopo il picco della pandemia e in questo ambito il mutamento nelle dinamiche di ricerca online di marchi e prodotti che vede il primato dei motori di ricerca insidiato dagli gli annunci dei social media, in particolare per la Gen Z.

Tra le tendenze individuate nel report due in particolare approfondiamo in questa sede: la crescita dello shopping online come effetto della crisi pandemica che sembra destinato a restare e il mutamento negli strumenti di ricerca di marchi e prodotti per le fasce di età più giovani in particolare.

Canali online e tradizionali: secondo il report globalmente il 58% dei consumatori preferisce fare shopping online. Una abitudine per molti sviluppata durante il lockdown e le limitazioni imposte dalla pandemia che però gran parte degli utenti (in particolare tra i più giovani) afferma di voler mantenere. In questo un ruolo importante ha rivestito e svolge il mobile con il 31% che ha usato il proprio smartphone per cercare o comprare prodotti ogni settimana.

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Ciò si traduce in una serie di tendenze che marchi e aziende dovrebbero tenere d’occhio per tenere il passo con la crescente concorrenza. Innanzitutto aumentano le aspettative rispetto alla qualità e ai servizi offerti al navigante nell’esperienza di shopping online connesse sia al bisogno di sicurezza (vedi possibilità di ritiro fuori dal negozio o di self check out) ma anche al ruolo prevalente del mobile e quindi la possibilità di utilizzare forme di pagamento via smartphone e infine alla esigenza di semplicità per cui i siti di store online devono essere facili da navigare (attenzione alla versione mobile), con descrizioni chiare e immagini di qualità dei prodotti, la possibilità di trovare sconti o coupon...

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Il viaggio alla scoperta dei brand online è in mutamento. Nell’ultimo quadrimestre del 2020 la popolazione più giovane (la cosiddetta generazione Z) ha vissuto una svolta importante: la maggiore propensione a conoscere nuovi prodotti attraverso gli annunci sui social media che dai motori di ricerca. Questo significa che i motori di ricerca e i siti web di vendita al dettaglio dovranno lavorare di più per ottenere lo stesso livello di attenzione come in passato.

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Questi “social shoppers” hanno caratteristiche e preferenze diverse rispetto ai consumatori online (di siti e store online): elementi finanziari come la consegna gratuita e gli sconti sono più persuasivi tra i consumatori più anziani, mentre la Gen Z attribuisce un valore superiore alla media alla consegna in giornata e a un prodotto che ha molti “mi piace" o buoni commenti sui social media. Ancora la velcità e la reputazione contano di più per questi ultimi, mentre il prezzo e la praticità sono al centro della scena tra i baby boomers. Tutti elementi che marche e aziende devono considerare nel rivolgersi ai diversi target per soddisfarne le esigenze spesso differenti.

 

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