Comunicatori ai fornelli: call for book
02/11/2011
La cucina è una delle forme più alte di comunicazione, tanto che i ricettari sono, assieme ai testi sacri, i libri che da sempre accompagnano la storia dell'uomo. Per questo, _Alessandra Grasso_ e _Giancarlo Panico_ hanno pensato di raccogliere in un libro le ricette dei comunicatori italiani. La particolarità? Ogni ricetta sarà accompagnata da aspetti e considerazioni sociali e culturali, che ne raccontano la sua portata comunicazionale.
La cucina ė un’arte, ma anche un veicolo sorprendente di cultura, costumi, sapori e malizie: quale strumento di comunicazione più completo per parlare di noi e della nostra italianità? La preparazione di un piatto, la sua presentazione, la ragione dell’utilizzo di un alimento o un ingrediente sono fortemente evocativi, ma rappresentano pure l’espressione di un linguaggio complesso, che racchiude la storia, le tradizioni di un popolo, di un territorio, di una famiglia: insomma un buon piatto e’ buono non solo per gli ingredienti che si usano, ma anche per le emozioni e i sentimenti che questi evocano.
Ci sono ricette e piatti che più di altri hanno un potere immaginifico con una grande portata comunicativa. Dunque, chi meglio di un comunicatore può raccontarne le ragioni?
Come in ogni altro campo del sapere, la comunicazione gioca un ruolo fondamentale in cucina e questo processo contribuisce in modo decisivo alla trasformazione di una procedura per la preparazione di un piatto (la ricetta, appunto) in un’esperienza!
Partendo da questa idea, Alessandra Grasso e Giancarlo Panico stanno lavorando ad un libro collettivo di ricette firmate da professionisti della comunicazione. Un ricettario, infine, che diventi un modo diverso per raccontare la cultura enogastronomica italiana attraverso la voce di comunicatori, relatori pubblici e uomini (e donne) marketing, che si dilettano ai fornelli e che magari lo fanno da tempo per i propri clienti.
Molti comunicatori sono bravi cuochi e a questa abilità associano spesso la professionalità nel presentare nel migliore dei modi ciò che hanno preparato. Ecco un’occasione divertente per abbinare l’utile al dilettevole, il tempo libero al lavoro. Se è vero che con una buona cena si può contribuire a chiudere un buon contratto, ecco la possibilità di raccontare i “segreti del mestiere”; o ancora la cucina come antidoto al troppo lavoro per ritrovare energie ed ispirazione.
Ogni ricetta dovrà essere accompagnata da una o al massimo due cartelle che ne raccontano la portata comunicativa attraverso la presentazione degli ingredienti utilizzati, informazioni culturali o sociali, aneddoti o storie ad essa legate e qualche informazione più personale.
Per entrare nel merito, nella nostra community professionale molti hanno sentito parlare – e qualcuno ha anche assaggiato – gli struffoli di Mario Rodriguez, il pollo ai peperoni e la meringata di Antonio Riva, mentre la presidente Patrizia Rutigliano e’ nota per la sua tacchinella farcita alle castagne; si dice che Rossella Sobrero sia un’eccellente cuoca salutista, così come Biagio Oppi si diletti ai fornelli nel tempo libero o che Chiara Patarino tragga ispirazione per i suoi libri dalle splendide cene che organizza per i suoi fortunati amici. Solo qualche citazione per spingere i colleghi a rivelare i loro segreti per una buona tavola, visto che la cucina pare essere l’hobby più diffuso tra i pierre italiani (molti si sorprenderebbero non poco a vedere nostri autorevoli colleghi in giro per mercatini alla ricerca dell’ingrediente migliore o alle prese con uova e salumi!).
Ci rivolgiamo a quei colleghi che si dilettano ai fornelli, invitandoli a farsi autori con noi del primo libro di ricette firmate da comunicatori.
Chiediamo di inviarci fino a tre (3) ricette a scelta tra un antipasto, primo o secondo, un contorno, dolci e dessert, un liquore, segnalando eventualmente anche un vino da accompagnare al piatto.
Ogni autore dovrà inviare:
la ricetta composta dalla descrizione dagli ingredienti (per 2 o 4 persone) e le relative quantità e dalla descrizione della procedura per realizzarla
un testo che racconti la portata comunicativa della ricetta secondo le indicazioni contenute in questo articolo della dimensione max di 2 cartelle dattiloscritte (3600 battute spazi inclusi)
una foto del piatto
una foto dell’autore
informazioni biografico – professionali sull’autore
Chiarimenti, informazioni e materiali vanno inviati a:
Alessandra Grasso, grassosandra@tiscali.it – 346 8551829
Giancarlo Panico, g.pan@iol.it – 338 7097814