Federica Zar
Sei le socie della Delegazione Triveneto coinvolte in vari ruoli nella X edizione del Festival, aperta dal nostro Presidente Filippo Nani.
Se le Relazioni di genere rappresentano uno dei punti di forza più significativi dell’attuale mandato FERPI – un impegno reso concreto e visibile grazie al prezioso lavoro delle socie della Commissione dedicata – lo stesso spirito si è riflesso con forza e coerenza nella X edizione del Triestebookfest. Un’edizione speciale, che per la prima volta ha potuto fregiarsi del patrocinio della nostra Federazione e che ha visto anche la presenza istituzionale del Presidente Filippo Nani in occasione dell’inaugurazione.
Il Festival, che ha animato la città con 45 eventi in 13 location diverse, ha accolto 42 autrici e autori italiani e internazionali, diventando un vero e proprio crocevia di pensiero, cultura e dialogo. All’interno di questo ricco programma, sei socie della Delegazione Triveneto hanno dato un contributo di grande valore, portando la loro professionalità e passione in progetti e interventi che hanno lasciato il segno.
Tra queste, Chiara Gily – scrittrice, giornalista e da poco socia professionista FERPI – ha presentato il suo ultimo libro Aspettami al Caffè Napoli, in un dialogo intenso con Ilaria Romanzin, che ha ricoperto con grazia il ruolo di “ambasciatrice della cultura locale”. Un ruolo che ben rappresenta l’anima di questo Festival, attento alle voci del territorio e alla valorizzazione delle sue eccellenze.
Allo stesso modo, la socia Anna Romanin ha introdotto il libro A Sanremo, dietro le quinte del Festival di Roberta Lancellotti, offrendo uno sguardo privilegiato sul mondo della musica e della comunicazione. Michela de Faveri ha invece acceso i riflettori su una tematica di grande rilevanza sociale, presentando la piattaforma The Deaf Soul, ideata da Ludovica Billi e Chiara Bucello: un progetto che racconta la realtà della sordità con l’obiettivo di superare stereotipi e abbattere barriere culturali.
Il mio contributo personale, da diversi anni, è quello di curare l’ufficio stampa del Festival, un’esperienza che ogni volta si arricchisce di nuovi stimoli e relazioni. Il coordinamento degli eventi – distribuiti tra librerie, caffè storici, teatri e spazi culturali – è stato curato con grande competenza e dedizione dalla socia Angela Del Prete, insieme al direttivo dell'associazione, e che in qualità di Vicepresidente del Triestebookfest rappresenta uno dei pilastri organizzativi della manifestazione.
Vorrei infine ricordare e rendere omaggio alle altre donne che, con passione e tenacia, hanno dato vita a questo Festival e continuano a farlo crescere anno dopo anno. A cominciare da Loriana Ursich, Presidente e direttrice artistica, nonché figura di riferimento nel panorama culturale triestino grazie anche alla sua gestione dell’iconica libreria ospitata all’Antico Caffè San Marco. La tesoriera Alessandra Janousek, nota professional organizer, la cui precisione e sensibilità sono fondamentali per la solidità del progetto. Anna De Marco, che si occupa con grande attenzione alla gestione di tutti i volontari che orbitano intorno all’evento. Per concludere con Lara Parentin, fotografa del Festival cui dobbiamo parte di queste immagini.
La X edizione del Triestebookfest non è stata solo un’occasione per raccontare storie, ma per viverle attraverso le parole, gli sguardi e le relazioni. E per testimoniare, ancora una volta, il valore insostituibile della partecipazione femminile nei processi culturali, organizzativi e comunicativi.