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Comunicatori sì, ma in tutti gli ambiti?

#Ferpi2Be

14/03/2019

Michela Giovanatto

Qualunque sia l'ambito in cui comunicatore operi, conoscere il tema è fondamentale per parlarne consapevolmente. Lo racconta Michela Giovanatto nella rubrica #Ferpi2Be di questa settimana.

Nel corso delle ultime settimane mi sono imbattuta in numerosi articoli inerenti l’argomento Cannabis light, legalizzazione e recessione.

Il movimento Cannabis light in Italia si sta facendo strada tra chi è pro, chi contro e chi ancora non ne sa abbastanza per schierarsi.

Numerose sono le realtà imprenditoriali che si sono lanciate nell’impresa di promuovere la famosa e demonizzata pianta dai mille usi. Un’esigenza però è chiara: comunicare e sensibilizzare.

Le realtà cannabis light italiane s’interfacciano quindi con la necessità di comunicare e farlo bene... E chi meglio dei comunicatori?

Ma è proprio con questa domanda che mi ritrovo a riflettere!

Al di là dell’ambito, al di là del settore, del prodotto o del servizio ho sempre pensato fosse fondamentale parlarne consapevolmente. Conoscere ciò di cui si parla è indubbiamente sinonimo di competenza, oltre che un valore aggiunto per un comunicatore che per lavoro o passione salta da un argomento all’altro interfacciandosi con i più disparati ambiti.

Siamo comunicatori, o lo diventeremo, ma in qualsiasi caso comunichiamo costantemente.

Sappiamo che comunicare bene sia non solo una necessità ma un principio basilare... Da esperti del mondo della comunicazione quanto bene conosciamo ciò che comunichiamo?

Parliamo di aziende, di eventi, di prodotti ma ne siamo degli esperti?

Sempre più spesso mi pongo queste domande.

Comprendendo che chi sta dall’altro lato, i clienti e gli interlocutori, siano sempre più preparati, critici ed esigenti nei confronti dei prodotti e servizi che presentiamo e perché no anche nei confronti della comunicazione. Sono sempre più sensibilizzati ai più vasti aspetti e ambiti della vita. Di tutta risposta anche chi si occupa di comunicazione deve, o quantomeno dovrebbe, essere esperto di ciò che comunica.

Che sia giunto il momento, quindi, non solo di specializzarsi, ma forse ancor di più di ampliare questa competenza trasversale?

Vi lascio con questa domanda che spero possa essere anche per voi il seme di una piccola riflessione.

 

 

 

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