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Conca Delachi: una campagna per la professione

03/07/2012

La crisi e la necessità di promuovere una professione, quella delle relazioni pubbliche ed in particolare le relazioni con i media, ha spinto l'agenzia _Conca Delachi_ a ideare e pianificare una campagna per far parlare delle Rp.

Ufficio stampa low-cost: le vocali sono gratis. Con questo claim provocatorio l’agenzia di Rp, Conca Delachi, ha ideato una campagna per parlare e far parlare delle Relazioni pubbliche ed in particolare di un’attività della professione, le relazioni con i media (in italia meglio conosciute come ufficio stampa) su cui si investe sempre meno.
La campagna, come spiegano i due noti professionisti, nasce dalla “rabbia e l’orgoglio” di Federica Delachi e Paolo Conca rispetto al momento storico e ai comportamenti che lo caratterizzano. “La rabbia di un comune sentirsi ‘messi nell’angolo’, come persone innanzitutto e come comunicatori – dichiarano all’unisono Federica Delachi e Paolo Conca – augurandoci che quest’iniziativa solleciti l’emersione di una maggiore consapevolezza non soltanto sul tema del prezzo, ma soprattutto su quello dei comportamenti, fra domanda e offerta di comunicazione".
Pianificata dal 3 al 5 luglio, sulle pagine nazionali dei quotidiani Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, nonché ADV Express, è una campagna non soltanto autoreferenziale, ma a sostegno di un tema comune alla industry della comunicazione.
Industry delle relazioni pubbliche che, se da un lato – come si evidenzia dai dati Assorel – regge e mantiene anche per il 2011 il segno positivo, soprattutto in relazione ai numeri delle grandi agenzie, dall’altro registra una difficoltà crescente da parte di tante piccole agenzie e dei liberi professionisti che, nonostante il forte processo di istituzionalizzazione della comunicazione e delle relazioni pubbliche hanno accusato e anche in maniera significativa la diminuzione degli investimenti da parte di imprese e enti pubblici.
La campagna, con la creatività di Sandro Baldoni (copy) e Lele Panzeri (art) dell’agenzia creativa Le Balene, che potrebbe svilupparsi su altri soggetti e iniziative nell’immediato futuro, punta a scuotere il mercato della comunicazione dal generico torpore dell’apatia e dalla “trappola” della svalorizzazione complessiva, causa crisi economica: magari accendendo un dibattito, una reazione, o meglio uno scatto d’orgoglio in un momento altrimenti solo depressivo.
“E abbiamo scelto di esprimerci con Le Balene, perché fin dai tempi della comune condivisione di un importante cliente, l’agenzia ci ha sempre conquistato per coraggio e creatività, rivelandosi l’interprete adeguata ai nostri sentimenti di oggi: trasferendo – come soltanto l’immediatezza dell’adv è capace di fare – le nostre idee in un soggetto creativo ironico e sorridente, coerente con il nostro stile di comunicazione”.
“Non intendiamo prendercela solo con le tematiche economiche – puntualizzano Conca e Delachi – perché il prezzo (small, medium o large) è solo una sanissima risultante delle regole del mercato. La rabbia e l’orgoglio nascono da richieste e progetti a cui non viene data risposta, da gare impossibili per parametri differenti dalla qualità del progetto, dalla sfiducia che spesso sembra contraddistinguere le relazioni professionali”.
“Quello di Conca Delachi è un allarme per tutto l’ambiente" – dichiarano i partner di Le Balene, Marco Andolfato, Sandro Baldoni e Lele Panzeri – "e abbiamo accettato di partecipare attivamente all’iniziativa proprio perché ne condividiamo appieno i significati e le motivazioni alla base”.
Non resta che dire che se le vocali sono gratis, le consonanti invece è bello che abbiano un valore adeguato.
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