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Consulenze Rp: i trend del secondo trimestre

29/05/2012

Nonostante i prezzi sotto costante pressione, i servizi strategici continuano ad essere molto apprezzati dai clienti. È quanto emerge dal recente sondaggio _ICCO,_ dedicato allo studio dei trend relativi all’andamento dell’attività di consulenza Rp.

Secondo l’indagine Q2 Barometer della ICCO, International Communications Consultancy Organisation, i direttori delle agenzie di consulenza RP continuano ad essere positivi per quanto riguarda l’andamento del settore nel 2012. Tuttavia, vedono i prezzi dei servizi delle Rp come una sfida significativa per gli affari.
Il 94% degli intervistati, si aspetta che il settore delle consulenze RP crescerà (57%) o rimarrà stabile (37%) per il prossimo trimestre. Solo il 6% crede che i ricavi diminuiranno. Questi risultati rinforzano le previsioni per l’anno del sondaggio di gennaio Q1 Trends Barometer.
La maggioranza comunque vede nei prezzi un grande ostacolo per la crescita dei ricavi. Il 42% dei partecipanti al sondaggio lo etichetta come una “grande questione”, più del 10% afferma che il prezzo è la più grande sfida che i consulenti devono affrontare oggi. Un ulteriore 36% degli intervistati la vede come una sfida “moderata”, il 10% come una “piccola” sfida e solo il 3% non la vede assolutamente come una sfida per i propri affari.
Al campione di intervistati è stato richiesto esplicitamente se percepiscono prevalentemente una pressione al ribasso sui prezzi che possono far pagare ai clienti. Il 69% di essi ha risposto “si”. Quando è stato richiesto di specificare le fonti maggiori alla base di questa pressione hanno citato le seguenti:
1. Un aumento delle richieste da parte dei clienti, vale a dire più servizi/ con una crescita attesa per lo bilancio stesso (84%)
2. Un aumento dei competitors della fascia bassa , con un conseguente abbassamento dei prezzi (56%)
3. Una riduzione globale dei budget di marketing communication per i clienti (50%)
4. Un aumento del numero di competitors , inclusi specialisti e non (48%)
5. Una riduzione del budget per il settore Rp se paragonato a quello di altri settori della comunicazione. (30%)
6. La deflazione dei prezzi dei servizi in tutti i settori a causa di un clima economico impoverito (28%)
7. Un numero minore di nuovi business nel settore pubblico (12%)
8. Un numero minore di nuovi business nel settore privato (12%)
La mancanza di un efficace strumento di misurazione per valutare il ritorno sugli investimenti per le campagne di Rp e una tendenza delle imprese a svolgere più attività di pubbliche relazioni in-house, sono stati anche citati come fattori che influenzano negativamente i prezzi che la consulenza può applicare.
Analizzando questi risultati paese per paese, la pressione al ribasso dei prezzi è considerata come prevalente dalla maggior parte degli intervistati di tutti i paesi partecipanti al sondaggio (1), ad eccezione dell’Australia ed Inghilterra – due dei mercati più sviluppati nel campo delle Rp, tra quelli presi in esame dal sondaggio, con la più ampia gamma di servizi offerti. In Svizzera i pareri sono stati divisi equamente.
Più positivo per i consulenti Rp, tuttavia, è il fatto che il 61% degli intervistati si sentono in grado di pagare un premio per dei servizi di pubbliche relazioni strategici (ad esempio quelli legati agli affari pubblici, alle relazioni con gli investitori o ai problemi di gestione), si evince dunque che di solito i clienti apprezzano il valore di questi servizi e sono disposti a pagare di più.
(1) Paesi partecipanti: Australia, Belgio, Botswana, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Namibia, Norvegia, Polonia, Russia, Slovenia, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito.
Tratto dal sito Assorel
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