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Data mining: i nuovi software sono finalmente in grado di analizzare i dati

15/06/2004
Il reperimento di informazioni sulle abitudini dei consumatori è da sempre considerato uno strumento imprescindibile per andare incontro alle loro esigenze. Ma spesso i dati raccolti sono troppi o troppo confusi per essere utili, come accadde a Safeway, negozio al dettaglio inglese, che tornò sui propri passi quando si accorse che le informazioni raccolte attraverso la propria loyalty card erano sì tanti, ma anche ingestibili.
I grandi progressi compiuti recentemente nello sviluppo di hardware e software e l'esistenza stessa della Rete hanno ridisegnato anche i confini di questa pratica. Tre sono i principali fronti di applicazione del software al data mining: l'estrazione di dati in tempo reale, la cosiddetta "analisi profetica" e l'analisi di dati non strutturati.L'estrazione in tempo reale ha trovato la sua applicazione ad esempio nelle tariffe dei voli, soprattutto per le compagnie no frills, che mutano quasi di giorno in giorno, e viene utilizzato anche per stabilire nei pub inglesi quali bevande scontare per attirare più avventori. L'analisi profetica è quella che mira a studiare i dati raccolti con l'intento di prevedere il futuro anzichè per capire il passato nelle abitudini degli acquirenti. Anche se la rapidità nell'elaborazione delle informazioni è aumentata grandemente l'analisi profetica rimane ancora un obiettivo, più che una realtà, visto che nessun programma per elaboratore è ancora in grado di prevedere il futuro. Infine molto interessanti e utili si sono rivelati quei software che sono in grado di leggere e interpretare i dati non strutturati, cioè quelli non ordinati sintatticamente secondo le regole di un database, o per dirlo in altri termini gli appunti disordinati. La tecnologia che permette di estrapolare informazioni si chiama Natural Language Processing (NLP) e permette ad esempio di leggere gli appunti presi dagli operatori nei call center.
La rapida crescita che le tecnologie hanno permesso all'analisi di dati sui consumatori ha portato gli esperti del settore a rinominare il vecchio "data mining" con il nuovo e più ottimistico "Business Intelligence". Non mancano i comunque i problemi, sia di raffinatezza tecnologica (superabili col tempo) che di privacy (largamente in discussione), ma il mercato dei software della Business Intelligence - che oggi genera un giro di affari di 2 miliardi di dollari l'anno - sta crescendo, e le stime dicono che la crescita sarà dell'8,5 per cento per i prossimi tre anni.
Gabriele De Palma - Totem
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