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Disastri naturali: il valore delle Rp

24/11/2016

Federica Zar

Nell’ambito della rassegna “Faccio cose, vedo gente, la delegazione Ferpi Triveneto affronta il problema della comunicazione nei disastri naturali facendo dialogare autorevoli referenti di questo settore, nell’evento “Comunicazione e disastri naturali: un aiuto per le imprese e le organizzazioni del territorio”, in programma venerdì 2 dicembre a Treviso.

 

Nel 2015 nel mondo, si sono registrati 346 disastri naturali che hanno colpito oltre 98 milioni di persone. I morti sono stati 22.773 e i danni complessivi ammontano a circa 66,5 miliardi di dollari (fonte Agire). Il 2016, per il quale i dati completi non sono ancora disponibili, sembra non essere migliore e l’Italia è stata particolarmente colpita dal terremoto che da Agosto sta tormentando le zone centrali del nostro paese.

Traendo spunto dal libro “Disastri naturali: Una comunicazione responsabile? Modelli, casi reali e opportunità nella comunicazione di crisi” a cura di Stefano Martello e Biagio Oppi, la delegazione Ferpi Triveneto affronta il problema della comunicazione nei disastri naturali facendo dialogare autorevoli referenti di questo settore, nell’evento “Comunicazione e disastri naturali: un aiuto per le imprese e le organizzazioni del territorio” che avrà luogo venerdì 2 dicembre alle ore 18.00 presso la Camera di Commercio di Treviso-Belluno a Treviso. Organizzato nell’ambito della rassegna “Faccio cose, vedo gente” in questo workshop interverranno Biagio Oppi e Stefano Martello, co-autori e curatori del libro, Giovanni Landolfi, socio Ferpi ed esperto di comunicazione di crisi, Emanuela Ramon, Direttore dell’Unità Organizzativa Protezione Civile della Regione del Veneto, Roberto Beltrame, Associazione Nazionale Alpini Sezione di Treviso, Squadra di Protezione Civile di Motta di Livenza

Michela de Faveri membro del Consiglio Direttivo Ferpi Triveneto modererà l’evento facendo dialogare i relatori analizzando il fondamentale ruolo della comunicazione in caso di crisi da disastri naturali, con l’ausilio di esempi concreti vissuti in prima persona da aziende e organizzazioni e istituzioni italiane e del territorio.

Nei disastri naturali, a fronte di caratteristiche geologiche specifiche, alcuni paesi affrontano le avversità meglio di altri, grazie ad attente pianificazioni, efficienza della catena logistica ma soprattutto per la capillarità e correttezza delle informazioni. Quando accade, un disastro naturale colpisce un territorio,  le sue aspettative e i suoi progetti. La crisi che si sviluppa colpisce l’intera comunità e le diverse organizzazioni che ne fanno parte. Questo elemento da solo dovrebbe imporre alle istituzioni ed organizzazioni coinvolte sia private che pubbliche, di operare una condotta comunicativa trasparente sinergica e strutturata capace di rispondere alle singole attese dei propri pubblici di riferimento. Si capisce quindi come un attento governo della comunicazione nelle situazioni di crisi acuta, possa rappresentare un elemento di sostegno per la continuità operativa e la tutela degli spazi di mercato delle imprese e organizzazioni coinvolte e sia fondamentale per rafforzare (o indebolire) la loro reputazione futura.

 

 
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