Documento Ferpi - Assorel "Comunicazione Società Quotate"
17/06/2008
Per una comunicazione finanziaria delle società quotate in Borsa più corretta, trasparente e professionale
Impegni e proposte di
ASSOREL – Associazione delle Agenzie di Relazioni Pubbliche a Servizio Completo e
FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana
Premessa
Le vicende di questi ultimi mesi, come gran parte di vicende analoghe nazionali e internazionali degli ultimi anni, più ancora che di cattiva comunicazione finanziaria, sono casi di criminalità organizzata..
Punto di partenza
Queste vicende hanno tuttavia avuto un impatto negativo anche sulla legittimità e credibilità dell´operato dei professionisti dell´informazione e della comunicazione finanziaria. Proprio per affrontare questo problema, le Associazioni professionali del settore hanno aperto una immediata riflessione per:
Ø aggiornare e rafforzare il sistema di norme di deontologia professionale già in essere;
Ø promuovere una sempre più attenta conoscenza ed adesione degli associati a queste norme;
Ø valorizzare le migliori professionalità e le migliori pratiche tra i comunicatori presenti nel mercato;
Ø affiancare le Istituzioni finanziarie nell´opera di diffusione nelle imprese di una più sensibile cultura della comunicazione finanziaria in particolare e della comunicazione in generale.
Tutto questo, anche se già esistono regole che presiedono ad una corretta comunicazione finanziaria che, però, vanno costantemente rivisitate ed aggiornate in funzione delle dinamiche dei mercati:
Ø spetta agli Organi di Borsa (Consob, Borsa Italiana) farle rispettare in modo sempre più puntuale;
Ø spetta alle Associazioni professionali assicurare che i propri iscritti siano consapevoli di queste regole e di procedere quando un qualsiasi comportamento sembri violare i codici deontologici in vigore alla verifica di tali violazioni e, se effettivamente accertate, a comminare le sanzioni previste, che vanno dall´avvertimento, alla sospensione, alla radiazione.
Cosa si deve ulteriormente fare
È necessario creare le condizioni per comprendere – in tempi veloci, come richiede la dinamica specifica del mercato finanziario – se una società quotata comunica in modo poco trasparente perché:
Ø intende coscientemente nascondere informazioni utili o diffondere informazioni non veritiere al mercato;
Ø non è capace di comunicare con la necessaria efficacia.
Nel primo caso il comunicatore (interno o esterno) della società quotata:
Ø è vittima, quando viene – in tutto o in parte – tenuto scientemente all´oscuro da altri (vertici, organismi di controllo, ecc.) dei fatti, oppure non è messo nelle condizioni di accertarli puntualmente (accesso alle fonti, completezza dei documenti, ecc.);
Ø è complice quando è in possesso degli elementi sufficienti, ma si presta con la sua attività professionale a violare la correttezza, completezza e tempestività della diffusione al mercato dei comportamenti e dei dati dell´imprese in cui e per cui lavora.
Nel secondo caso (incapacità di comunicare), si apre la seria questione del necessario accertamento della professionalità del comunicatore coinvolto o incaricato.
Le nostre proposte
Ø Oggi non esiste alcuna `barriera all´accesso´ per chi intende operare come comunicatore in generale e nell´area economico-finanziaria in particolare. Solo pochi ambiti associativi (Assorel per le imprese di consulenza e Ferpi per i quadri delle imprese e i singoli professionisti) hanno adottato da molti anni percorsi di verifica periodica delle capacità professionali dei rispettivi membri, anche e non solo in funzione dei Codici di comportamento e deontologici che hanno redatto, aggiornato ed applicato nel tempo, facendoli evolvere in coerenza con il mercato italiano e con i più alti standard internazionali.
Ø Nell´interesse del corretto e trasparente funzionamento del mercato finanziario, Consob e Borsa Italiana sono chiamate a richiedere periodicamente ai comunicatori finanziari (interni o esterni all´impresa quotata) un attestato che verifichi le specifiche competenze professionali ed il rispetto delle norme deontologiche adottate in tutto il mondo. Assorel e Ferpi sono pronte a collaborare proattivamente con le due Istituzioni e con gli altri attori interessati alla definizione dei parametri di valutazione e delle modalità di accertamento, oltre allo sviluppo ed applicazione concreta dei processi valutativi validi per tutti gli operatori che operano sul mercato della comunicazione finanziaria delle società quotate in Borsa.
Ø Consob e Borsa Italiana devono sanzionare pubblicamente le manifestazioni di inadeguatezza professionale, così come di non rispetto delle norme deontologiche professionali. Assorel e Ferpi sono pronte a contribuire a questo impegno ma non possono essere gli unici organismi demandati a questo compito, in quanto la loro competenza si limita esclusivamente alla professionalità dei propri rispettivi iscritti.
In ogni caso
Le due associazioni professionali Assorel e Ferpi si impegnano comunque sin d´ora ad approvare nelle rispettive prossime assemblee un approfondimento delle regole di comportamento professionale dei propri membri – riferite alla comunicazione finanziaria di società quotate in Borsa – e coerenti con i principi generali dei propri codici deontologici già in vigore e a promuovere, in accordo con le Istituzioni, corsi di formazione e di aggiornamento professionale specialistici in comunicazione finanziaria.
In particolare, per quanto attiene ai rapporti con gli organi d´informazione:
Ø il comunicatore firmerà ogni informazione che diffonde sulla società quotata per la quale opera (dall´interno o dall´esterno), citando le relative fonti e rendendosi sempre disponibile ad eventuali verifiche; ciò significa anche che si asterrà dal fornire, anche ad un solo giornalista, documenti o promemoria non firmati e che riportino informazioni senza che le relative fonti siano chiaramente citate;
Ø il comunicatore si asterrà dal trasferire al giornalista informazioni sulla cui veridicità, indipendentemente dalla fonte di provenienza, abbia ragionevoli dubbi;
Ø il comunicatore, se ritiene che l´informazione che sta per diffondere possa incidere sui corsi di Borsa, dopo le necessarie e già previste comunicazioni preventive alle Istituzioni, applicherà sempre il principio della tempestività e contemporaneità di diffusione della informazione a tutte le agenzie di stampa accreditate sul mercato finanziario.
In sintesi
La comunicazione economico-finanziaria per le aziende quotate in Borsa richiede il concreto riconoscimento professionale di chi vi opera, fatto anche di più accurati processi e più allargati metodi di verifica sia preliminare sia permanente dei singoli professionisti (interni o esterni) che operano anche, o soltanto, in questo specifico mercato, facenti parte delle Associazioni professionali e non.
Le due associazioni professionali Assorel e Ferpi, impegnandosi comunque a ribadire fra i propri iscritti l´obbligo di rispetto di alcune regole specifiche, chiedono a Consob e Borsa Italiana l´apertura urgente di un tavolo comune per la discussione di questi temi e l´individuazione di soluzioni condivise e tempestivamente applicabili, che riguardino tutto il comparto e non solo i loro iscritti.
Più in particolare e con riferimento ad una recente bozza di regolamentazione in circolazione – per ora informale – redatta da Borsa Italiana in collaborazione con altre Istituzioni rappresentative delle imprese, con il quale si vorrebbe introdurre una stretta regolamentazione dei comunicati stampa price sensitive delle imprese quotate, Ferpi e Assorel, pur condividendone in linea di massima i contenuti, invitano ad una comune e urgente riflessione sul testo predisposto affinché si tenga maggiormente conto che titolo e sommario di un comunicato stampa vengono redatti dal comunicatore per attirare l´attenzione del giornalista e non direttamente quello dell´investitore piccolo o grande. Perlomeno quella scelta va lasciata alla discrezione professionale del comunicatore (e ovviamente dell´impresa che rappresenta) affinché il “messaggio” specificamente orientato al giornalista (e non inteso per la eventuale pubblicazione sic et simpliciter) possa essere creato libero da un regime vincolistico che peraltro appare legittimo passando invece al corpo stesso del testo ufficiale.