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E se tornassimo a parlare di futuro?

#FuturaNetwork

11/01/2022

Daniela Bianchi

Il futuro che dovremo scrivere avrà necessità di nuove categorie ereditate dalla pandemia: potere condiviso, ambienti ipercollaborativi, governo delle relazioni, catene transnazionali del valore. Il contributo di Daniela Bianchi per il blog nato dalla partnership tra FERPI e Futura Network di ASviS.

Sembra che con la pandemia, concentrati come siamo sul presente, sui dati, sulla conta dei numeri che giorno dopo giorno erodono certezze e consapevolezze, abbiamo perso il senso della prospettiva. Naturalmente lo scenario non depone a favore di qualche esercizio di speranza, ma è di per se un dato di fatto che una società non possa smettere di sognare se stessa oltre le secche del presente. È insito nel concetto stesso di società e del senso della storia che ciascuna di essa intende scrivere.

E allora proviamo a capire se in un clima difficile, in cui il ritorno preponderante della povertà, le difficoltà delle nuove generazioni e del sistema scolastico, il fermo di interi comparti economici, ci sia ancora spazio per il futuro. Perché parlare di futuro non è un esercizio fine a se stesso, richiede infatti una strategia. E laddove la tattica è prigioniera del presente ed è chiamata ad agire nell’immediato, la strategia conduce invece la comunità oltre se stessa, esige una nuova narrazione, avvia un rinnovamento.

Continua a leggere sul blog "Comunicazione e sostenibilità" di Futura Network.

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