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ECM 2020: perché partecipare alla survey

30/01/2020

Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti

Perché un professionista italiano dovrebbe partecipare ad un’indagine internazionale come l’European Communication Monitor? Le ragioni di Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti.

Merita per un professionista investire da 10 a 12 minuti del suo prezioso tempo per compilare il questionario della survey EUROPEAN COMMUNICATION MONITOR che viene condotta da14 anni in tutti i 46 Paesi europei da EUPRERA (European PR Educatione & Research Association) e da EACD (European Association of Communication Directors)?

Non avremmo dubbi nell’affermare che quei pochi minuti saranno ben spesi e a suggerire a tutti  i professionisti che leggono questa newsletter di compilarlo (più sono i rispondenti più i risultati sono rappresentativi della realtà studiata)  per poi, tra qualche mese, poterne leggere i risultati che verranno pubblicati e resi disponibili. Infatti tutti i partecipanti hanno diritto a ricevere gratuitamente in anteprima il rapporto di ricerca completo (oltre a poter partecipare a un'estrazione a premi per 5 videocamere istantanee Fujifilm Instax Mini 9).

Ogni anno l’indagine, oltre a mettere in evidenza novità particolari nel campo della professione di comunicazione e relazioni pubbliche in Italia e in Europa, descrive le principali tendenze in corso nello sviluppo della professione e rappresenta  una fonte preziosa per i professionisti che vogliono confrontarsi con l’evoluzione delle competenze utilizzate nelle realtà professionali presenti nei diversi Paesi europei.

Quest’anno in particolare l’ECM affronta temi cruciali per la professione come le sfide etiche, la sicurezza informatica e la questione di genere nella comunicazione oltre alle tendenze di sviluppo delle dimensioni strategiche della comunicazione nelle organizzazioni studiate. Inoltre analizza le caratteristiche di eccellenza dei dipartimenti di comunicazione esplorando gli elementi comuni e le differenze presenti in Europa. I confronti tra i vari Paesi e i parametri di riferimento di diverse tipologie di organizzazione (società per azioni e private, non profit, governative e agenzie) rendono ogni anno i risultati di grande interesse per tutti gli operatori del settore.

Aggiungiamo infine che quest’anno il CECOMS (Centro di  Ricerca per la Comunicazione Strategica) dell’Università IULM svolgerà alcuni approfondimenti specifici sulle tendenze di sviluppo che caratterizzano la professione della comunicazione e delle RP in Italia, naturalmente confrontandole con quelle presenti negli altri Paesi europei.

Il link per accedere al questionario è www.communicationmonitor.net e compilatelo al più presto anche se sarà on line fino al 22 febbraio!

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