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Eco Stampa: qualità e semplicità per una buona formazione online

24/09/2020

Redazione

Un bilancio dei mesi di formazione online "forzata", con difficoltà e punti di forza. Ne abbiamo parlato con Pietro Biglia, Marketing Manager dell'Eco della Stampa.

A novembre dello scorso anno è stata lanciata l’area dedicata alla Formazione Connessa di Ferpi all’interno della piattaforma di formazione online de L’Eco della Stampa. La Media Intelligence Arena si sta affermando come un vero e proprio hub dedicato ai comunicatori. Qual è il bilancio di questa nuova formula?

Il bilancio è molto positivo: a differenza di altri che hanno (giustamente) colto l’occasione del lockdown per lanciare proposte simili, la nostra Arena è nata ad aprile del 2019 per diventare il cuore pulsante della community che orbita intorno al nostro brand. Questo ci ha permesso di accumulare più esperienza, comprendere meglio il nostro pubblico e tenerci ben alla larga dalla tentazione di raccogliere iscrizioni come vanto nel momento in cui ci siamo ritrovati tutti a casa annoiati. L’attenzione verso i nostri appuntamenti è ora in continua crescita e tutti gli indizi ci portano a pensare che la Media Intelligence Arena sarà sempre più centrale nella strategia di marketing de L’Eco della Stampa.

Un approccio innovativo alla formazione che è si è rivelato molto utile ai tempi del Covid-19. È così?

Certamente il lockdown ha accentuato la necessità di formarsi a distanza. La scoperta che anche in una situazione drammatica come quella che abbiamo vissuto possiamo continuare a migliorarci attraverso un confronto con esperti in ogni campo potrebbe essere ancora più dirompente rispetto alla consapevolezza che è ora possibile lavorare da casa migliorando la propria produttività.

Quali sono state le lezioni apprese in questi mesi?

Direi che stiamo vivendo un cambiamento d’epoca. E anche se nessuno si augura di tornare nella situazione di marzo ci tengo ad evidenziarne gli aspetti più positivi. In generale sono convinto che il confinamento in casa e l’intera situazione in corso abbiano fatto nascere in ognuno di noi riflessioni, idee e priorità nuove che porteremo con noi per molto tempo. Dal punto di vista della comunicazione invece, l’attenzione mediatica rivolta soprattutto ai temi sanitari e sociali generatisi ci ha reso più bravi a filtrare le informazioni che riceviamo. L’ultimo Edelman Trust Barometer è particolarmente interessante in questo senso arrivando a certificare come siano i dipendenti la fonte considerata più credibile all’interno dei brand, ancora più dei CEO.

Quale futuro per la formazione online?

Se andiamo a cercare un corso di digital marketing online su Google troviamo una miriade di alternative. Le aree della formazione online che viene proposta sono però molte meno ricche. Il rischio che un progetto di formazione online sui temi già presidiati diventi irrilevante è ora molto elevato perchè c’è una vera e propria saturazione. Inoltre l’insuccesso di un progetto così può avere conseguenze ben peggiori rispetto al fallimento di una campagna di comunicazione per il lancio di un prodotto. Proprio perchè la domanda e l’offerta di formazione online sono nel complesso aumentate bisogna sapersi differenziare proponendo modelli che facciano leva sul reale valore che si intende trasferire e sulla semplicità di fruizione per i partecipanti. Spero in un futuro roseo per la formazione online dedicata all’insegnamento di competenze manuali e pratiche che, grazie a nuove tecnologie immersive come realtà virtuale e realtà aumentata, potranno finalmente essere accessibili per tutti!

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