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Edelman Trust Barometer 2022: la spirale negativa della sfiducia

28/01/2022

Biagio Oppi

I risultati dell’indagine annuale, promossa da Edelman, indicano una drammatica situazione che vede in crollo la fiducia nelle istituzioni, nei media e nelle leader globali.

Nelle prossime settimane verranno presentati da Edelman Italia anche i risultati specifici riguardanti il nostro Paese, ma intanto possiamo cominciare a osservare ciò che l’Edelman Trust Barometer 2022 ci racconta a livello globale.

Giunto alla sua ventiduesima edizione, l’Edelman Trust Barometer 2022 ci illustra come la comunità globale non sia in grado di affrontare le sfide epocali che dovrebbe fronteggiare perché quattro forze concomitanti impediscono l’uscita da un circolo vizioso:

 

  • La spirale di sfiducia tra governo e media

     

  • L’eccessiva dipendenza dal mondo del business

     

  • Il crescente divario ricchi-poveri

     

  • Il fallimento delle leadership

 

 

Rispetto al primo punto la fiducia nei Governi e nel sistema mediatico è in calo ulteriore rispetto agli anni scorsi raggiungendo livelli molto bassi. Lo stesso rapporto tra Governi e Media è visto come divisivo e partigiano: due istituzioni cui i cittadini fanno affidamento perdono di credibilità alla ricerca di consenso da un lato, click e audience dall’altro. Mentre media tradizionali e social sono ritenuti sempre meno affidabili, insieme agli stessi leader, le fake news e la disinformazione preoccupano perché possono essere utilizzati come armi vere e proprie.

C’è poi un secondo trend molto preoccupante: i fallimenti diffusi dei governi nell’affrontare le questioni sociali e climatiche stanno determinando nelle persone una diffusa disillusione che le porta ad affidarsi a imprese e dalle organizzazioni non-governative. Una missione sicuramente nobile, per la quale però le organizzazioni non governative e il business probabilmente non sono attrezzati e verso cui non possono offrire tutte le risposte. Basti pensare alle crisi climatiche: non è sufficiente una autoregolamentazione del settore privato e nemmeno il prezioso ruolo delle grandi organizzazioni ambientaliste; occorre che i governi prendano misure concrete e anche drastiche.

Terza grande forza negativa è l’ampliarsi della forbice tra ricchi e poveri: il divario aumenta in maniera incontrollata a causa della pandemia globale che ha allargato la spaccatura già emersa negli anni precedenti. Se i percettori di reddito elevato hanno ancora fiducia nelle istituzioni, i percettori di reddito più basso diventano sempre più diffidenti, lasciando spazio a teorie complottiste, populismi e diffusione fake news.

Il fallimento delle leadership è l’ultimo punto: è in crisi anche la fiducia nei tradizionali leader della società dai leader di governo, ai giornalisti fino ad arrivare agli imprenditori e ai grandi manager. La fiducia, una volta gerarchica, è diventata locale e dispersa poiché le persone fanno affidamento sul datore di lavoro, sui colleghi, sulla famiglia. In parallelo con questo sconvolgimento c'è il paradosso che vede un crollo della fiducia all'interno delle democrazie (Australia, Olanda, Sud Corea, Germania e USA, vedono crolli notevoli) e un concomitante aumento della fiducia all'interno delle autocrazie (Emirati Arabi, Cina e Tailandia).

Nei Paesi sviluppati, a fronte di una sempre maggiore diffidenza nei confronti del sistema capitalistico, si alzano aspettative nei confronti dei CEO e la fiducia nei confronti dell’employer (del datore di lavoro).

Come invertire quindi questa spirale negativa?

All’interno del sito dell’Edelman Trust Barometer vengono individuate quattro azioni da intraprendere per contrastare le tendenze negative. Azioni per le quali i comunicatori e i relatori pubblici possono sicuramente volgere un ruolo fondamentale.

1. Investire sul ruolo sociale delle imprese che è destinato a rimanere perché le persone vogliono più leadership aziendale, non meno.

2. Dimostrare progressi tangibili, ripristinando la fiducia nella capacità della società di costruire un futuro migliore e dimostrando così che il sistema funziona.

3. Sviluppare su un pensiero di lungo periodo evitando facili soluzioni nel breve.

4. Fornire informazioni credibili. Informazioni affidabili, coerenti e basate sui fatti sono fondamentali per interrompere il ciclo della sfiducia.

Il ruolo di ristabilire la fiducia al momento sembra quindi che possa toccare alle organizzazioni non governative e alle aziende in primis, cui si richiede un sempre maggior impegno sui temi sociali e ambientali. Mentre alla politica e ai media viene richiesto di tornare a essere credibili non cercando il click o il consenso, ma offrendo buona informazione da un lato e capacità di governo e scelte politiche di lungo periodo. I dati di fiducia in controtendenza di Nazioni Unite, Unione Europea e autorità sanitarie nazionali, stanno a dimostrare che alcune istituzioni mantengono una loro credibilità.

Questi i dati i sintesi a livello globale (qui una chart che sintetizza i dieci principali punti chiave).

Per conoscere i risultati e i dati riguardanti l’Italia, Edelman Italia organizza un webinar l’8 febbraio.

Per partecipare all’evento e ricevere le credenziali di accesso è necessario accreditarsi scrivendo a: sonia.bruzzese@edelman.com e myriam.panighini@edelman.com

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