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Educazione ai media: i buoni cittadini hanno spirito critico

18/10/2006

Un'indagine della Commissione Europea per valutare il parere del pubblico sulle buone pratiche dell'educazione ai media.

Rileviamo, dalla Newsletter del 13 ottobre scorso di Comunicatori Pubblici, un interessante articolo sull'educazione ai media. Eccolo di seguito!
Educazione ai media: i buoni cittadini hanno spirito criticoCittadini in grado di valutare il vero valore dei contenuti dei media e di compiere scelte consapevoli: anche questo è un aspetto dell'esercizio attivo delle cittadinanza. Educazione ai media significa sviluppare senso critico, migliorare la libertà di espressione, esercitare il diritto all'informazione e contribuire quindi, come cittadini, a costruire e a sostenere la democrazia.Per approfondire e migliorare l'educazione ai media nell'era digitale la Commissione europea ha avviato un'indagine su scala europea sulle buone pratiche. È stato elaborato un questionario per ottenere il parere del pubblico sull'educazione ai media in relazione alle tecnologie digitali e per raccogliere informazioni sulle iniziative relative alle telecomunicazioni commerciali, all'audiovisivo e al mondo in linea.La consultazione è aperta a tutti gli interessati: organizzazioni del settore dei media, istituti di istruzione formale e non formale, produttori e fornitori di contenuti, istituzioni culturali e istituti di ricerca, autorità di regolamentazione e associazioni di cittadini e di consumatori. Le risposte dovranno essere inviate entro il 15 dicembre e nel 2007 sarà presentata una comunicazione che darà conto dei risultati e delle proposte che ne scaturiranno.
Le nuove tecnologie permettono praticamente a chiunque di diffondere pubblicazioni, per cui saper cogliere il significato dei vari messaggi mediatici da cui siamo bombardati quotidianamente diventa una competenza di importanza cruciale, di fronte alla massa di informazioni e contenuti disponibile sulle reti in banda larga.L'educazione ai media è costituita da un insieme di competenze che consistono nella capacità di comprendere, analizzare e valutare il valore di immagini, suoni e messaggi e di compiere una scelta consapevole. Questo tipo di educazione è destinata ad aiutare i cittadini a riconoscere come i media veicolino percezioni e idee che plasmano la cultura di massa e influenzano le scelte personali: in altre parole, sviluppa il loro senso critico, per farne consumatori informati e, a loro volta, corretti produttori di informazioni."Al giorno d'oggi l'educazione ai media è di importanza vitale per poter esercitare una cittadinanza piena e attiva, così come lo è stata l'alfabetizzazione all'inizio del XIX secolo", ha affermato Viviane Reding, commissaria responsabile della società dell'informazione e dei media. "L'educazione ai media ha un'importanza decisiva per sapersi muovere nel nuovo mondo di contenuti accessibile a tutti in banda larga, in qualsiasi momento e ovunque. Mi auguro quindi che la consultazione avviata permetta di evidenziare le buone pratiche a livello europeo e di raccogliere idee per iniziative future".Ulteriori informazioni sulla consultazione pubblica e sul documento di consultazione sul sito dedicato alla Media Literacy.
 
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